Macerata

Porto Recanati, «abuso di gruppo dopo la festa»: il professore esce dal carcere

Il gip del Tribunale di Macerata ha accolto la richiesta dei difensori. Resta a Villa Fastiggi il coimputato. Per entrambi disposto il giudizio immediato: il processo si aprirà il prossimo 30 maggio

Il tribunale di Macerata

PORTO RECANATI – Dopo circa due mesi di detenzione a Villa Fastiggi di Pesaro, il professore 44enne portorecanatese accusato di violenza sessuale di gruppo su una giovane mamma dell’Anconetano, esce dal carcere e torna a casa in regime di arresti domiciliari.

Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Macerata Claudio Bonifazi che ha sciolto la riserva sull’istanza presentata dai difensori, gli avvocati Luca Froldi e Giuseppe Lupi, e ha modificato la misura. Anche il pubblico ministero titolare dell’indagine Rosanna Buccini ha espresso parere favorevole. Resta invece in carcere il coindagato, il muratore 52enne anche lui portorecanatese, una volta trovata un’abitazione in cui andare in regime di domiciliari il suo legale Maurizio Ballarini chiederà la modifica della misura.

«Il professore è contentissimo della decisione del giudice – ha spiegato l’avvocato Froldi – e ora spera che venga accertata la sua innocenza». Sin dall’inizio della vicenda giudiziaria il 44enne ha sempre negato con forza gli addebiti riferendo di conoscere la persona offesa da tempo e di non averle mai usato violenza.

L’avvocato Luca Froldi

Per l’accusa il 24 aprile del 2021 i due, in concorso con un’altra persona rimasta ancora senza un nome, avrebbero compiuto violenza sessuale sulla giovane mamma dopo una festa in casa: l’avrebbero gettata sul letto e mentre il muratore e la terza persona ignota la trattenevano per le spalle il professore avrebbe ripetutamente abusato di lei. Una ricostruzione, questa, contestata dai due indagati: secondo la difesa del professore nella tarda mattinata del 24 aprile scorso il 44enne e la donna erano andati insieme a fare spesa, avevano pranzato da lui e poi avevano consumato rapporti sessuali. Successivamente sarebbero stati raggiunti dal muratore e dal fratello del professore con cui avrebbero trascorso un po’ di tempo insieme, poi, prima di cena tutti erano andati via.

Per i due indagati, intanto, il procedimento va avanti. Su richiesta del pubblico ministero, è stato disposto il giudizio immediato cautelare, una procedura che consente di andare a processo più rapidamente saltando la fase intermedia dell’udienza preliminare. Il processo a loro carico si aprirà il prossimo 30 maggio dinanzi al collegio 2 del Tribunale di Macerata presieduto dal giudice Andrea Belli. Ora le difese stanno valutando se richiedere l’abbreviato oppure affrontare il dibattimento.

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