Macerata

Piste senza neve, gli operatori sperano in marzo. Bolognola Ski: «Gli eventi attirano in montagna e riducono le perdite»

Piste da sci chiuse per l'assenza di neve. Gli operatori puntano sugli eventi e le presenze non mancano in montagna

Bolognola senza neve

Senza neve sulle piste gli impianti sono fermi e gli operatori sperano che il manto bianco scenda prima di Pasqua. «Quest’anno la stagione invernale è molto negativa – dice Francesco Cangiotti, amministratore delegato di Bolognola Ski -; a Frontignano (Mc) le piste non sono mai state aperte, mentre a Bolognola (Mc) lo sono state solo per pochissimi giorni e con la neve programmata».

Cangiotti spiega che «con una sola settimana di apertura delle piste a Bolognola e con costi di innevamento altissimi, questa è una delle stagioni peggiori degli ultimi anni». Gli operatori della montagna sperano ancora nella neve, ma «anche se dovesse scendere – dice – ormai è rimasto solo un mese: le giornate si allungano e la durata del manto si riduce».

Insomma, una stagione, quella sulle piste, che «per ora è saltata» creando problemi ai bilanci degli impianti «perchè quello invernale è per noi l’indotto più importante dell’intero anno. Ci siamo adoperati per garantire l’afflusso dei turisti in montagna con gli eventi – spiega Cangiotti – in modo da spingere le persone a venire anche se non c’è neve, però nonostante il movimento questo non compensa la parte legata alle piste».

Il bilancio della stagione al momento «è negativo, i costi di gestione sono molto alti, sia per la preparazione delle piste, sia per le manutenzioni: gli eventi contribuiscono a ridurre le perdite, ma non riescono a coprire al 100% i costi sostenuti. Speriamo che tra fine febbraio e metà marzo si riescano ad aprire le piste per risollevare almeno in parte la stagione».

Le strutture alberghiere invece lavorano anche senza neve la gente, spiega Emiliano Pigliapoco, consigliere di Federalberghi Marche: «Le persone vanno in montagna anche senza neve e le strutture alberghiere rimaste aperte dopo il sisma del 2016 nei fine settimana lavorano bene, hanno un ottimo afflusso».

Insomma il turismo c’è, sia di prossimità, che da regioni limitrofe come l’Umbria, «ma la settimana bianca senza neve è saltata». Ad attirare presenze, oltre agli eventi, sono anche le attività all’aria aperta, come le passeggiate, il bike e il trekking.

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