Macerata

Percorso ciclopedonale lungo il fiume Chienti. Approvato il protocollo, Civitanova capofila del progetto

Il progetto dovrà essere presentato alla Regione per i finanziamenti. Il sindaco Ciarapica: «Valorizziamo le nostre risorse»

Il fiume Chienti
Il fiume Chienti

CIVITANOVA MARCHE – Via libera al progetto per la realizzazione di un percorso ciclopedonale lungo il fiume Chienti. La giunta di Civitanova, infatti, ha approvato il protocollo d’intesa per l’avvio di un percorso che interesserà più Comuni e sarà mirato sia alla riqualificazione ambientale, che alla promozione turistica del territorio.

La contestuale approvazione dello studio di fattibilità predisposto dall’architetto Bruno Valeriani dà il via all’iter amministrativo che avrà come tappa finale la firma di un accordo di programma tra i comuni coinvolti (Montecosaro, Morrovalle, Corridonia, Monte San Giusto, Montegranaro, Sant’Elpidio a Mare e Porto Sant’Elpidio), con il Comune di Civitanova capofila per la presentazione alla Regione Marche della richiesta dei finanziamenti.

 «Con il protocollo d’intesa andiamo a formalizzare la sinergia tra le varie amministrazioni comunali coinvolte, per dare seguito a questo bel progetto di fruizione degli ambiti fluviali del Chienti – spiega il sindaco Fabrizio Ciarapica –. L’iniziativa attraversa più province e punta alla riqualificazione del sistema vallivo ed è di primario interesse per la collettività. Un progetto ambizioso che punta sulla conservazione della biodiversità, la valorizzazione delle risorse naturali, del paesaggio agrario e dell’edilizia rurale. Di primario interesse anche la realizzazione di aree attrezzate, circuiti di trekking, nordic walking e mtb, rete percorsi ciclopedonali (40 km), raccordi protetti tra l’asta fluviale ed i centri urbani e raccordi protetti tra l’asta fluviale e le stazioni ferroviarie esistenti. Nel progetto, inoltre, sono inserite la riqualificazione delle aree di sosta esistenti quali elementi scambiatori e la valorizzazione ed incentivazione del sistema ricettivo nel patrimonio edilizio esistente nelle aree attigue all’asta fluviale».

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