Macerata

I “fortunati” che hanno (già) ricevuto il bonus di 600 euro di aprile: «Serve maggiore liquidità»

Le lungaggini burocratiche non hanno aiutato quegli imprenditori che si trovano a ripartire soli con le proprie forze. Ci sono però alcuni che hanno già ricevuto le indennità dello Stato. Ecco i loro racconti

MACERATA – Tantissime partite IVA sono ancora in attesa del bonus di 600 del mese di aprile (per molti è arrivato infatti solo quello di marzo, ndr.) e le lungaggini burocratiche sono ormai sotto agli occhi dei tantissimi imprenditori che stanno, piano piano, ripartendo con le loro forze. Al contrario però ci sono anche i più “fortunati” che, in automatico, hanno già ricevuto il pagamento dell’indennità dello Stato anche per il mese di aprile.

Tra i primi in assoluto in provincia a ricevere il bonus dei 600 euro c’è Daniela Marchegiani, titolare di una pizzeria di Cingoli. «Sia io sia mio marito – come collaboratore – abbiamo ricevuto l’indennità statale per i mesi di marzo e aprile; nel primo caso sono arrivati subito mentre nel secondo caso abbiamo ricevuto il pagamento già il 22 di aprile – spiega Marchegiani -. Siamo ovviamente soddisfatti anche se sarebbe stato meglio ricevere maggiore liquidità; abbiamo infatti fatto richiesta anche per il prestito del 25mila euro e in questo caso mi sono stati dati in una settimana. Noi abbiamo ripreso a lavorare il 23 aprile dopo un lungo lockdown ma diciamo che solo in quest’ultima settimana abbiamo visto qualche miglioramento perché nei mesi passati la situazione è stata davvero pesante».

Tra i “fortunati” c’è anche Daniele Vissani, elettricista di Apiro. «Dobbiamo assolutamente ringraziare la CNA di Macerata, di cui facciamo parte, perché ci è sempre stata vicina e ha aiutato noi piccoli artigiani con un grande lavoro di attività informativa a 360 gradi – racconta -. A me il bonus dei 600 euro di marzo è arrivato subito mentre quello di aprile – in modo automatico – la settimana scorsa. L’indennità statale rappresenta di certo una boccata di ossigeno e fa comodo ma non basta: proprio per questo abbiamo già richiesto anche il finanziamento di 25mila euro. Il punto è che i clienti hanno spostato tutte le scadenze a luglio ma per noi le spese continuano e se non abbiamo un rientro c’è un po’ di difficoltà. Siamo stati chiusi solo i 20 giorni successivi al lockdown ma essendo uno dei servizi essenziali abbiamo poi riaperto anche perché avevamo molte richieste da parte dei clienti dato che lavoriamo molto nel settore alimentare. Ora speriamo di poter continuare a lavorare perché la prima “botta”, anche se a fatica, la teniamo ma una seconda non saremo in grado».

Anche Fabrizio Novelli, che ha un’officina ad Apiro, ha ricevuto il bonus dei 600 euro di aprile. «Sono arrivati la settimana scorsa e siamo molto felici ma servirebbe maggiore liquidità – sottolinea -. Noi durante il lockdown, essendo la mia attività tra i beni essenziali, siamo sempre rimasti aperti ma più che altro abbiamo fatto presenza. Forse da una settimana sta ricominciando il normale lavoro ma i mesi di stop senza dubbio pesano molto».

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