Macerata

Dal parrucchiere per un costoso trattamento, a fine lavoro inventa una scusa e se ne va senza pagare

Ieri, al salone 'Blondix' di via Cernaia a Civitanova, una ragazza si è sottoposta ad un costoso trattamento ed è andata via senza pagare il conto

Il titolare del salone, Michele D'Agruma

CIVITANOVA MARCHE- Va dal parrucchiere, si sottopone ad un costoso trattamento di capelli e al momento di pagare scappa dal locale abbozzando una scusa. È accaduto nel salone ‘Blondix parrucchieri’, di via Cernaia, dove il titolare, Michele D’Agruma, racconta la vicenda, andata in scena nel primo pomeriggio di ieri: la protagonista sarebbe una ragazza di circa trent’anni di origine nordafricana, che nella sua attività è entrata mora e con i capelli corti ed è uscita bionda e con i capelli lunghi. Probabilmente un cambio di look degno del favore di qualche ammiratore, un’acconciatura più in linea con la stagione estiva: insomma, tutto bello anche perché tutto a scrocco. E ai danni del povero esercente, che ha visto svanire nel nulla le sei ore di minuzioso lavoro.

Il racconto

«È entrata verso le nove del mattino – spiega D’Agruma – , e ha voluto sottoporsi ad un allungamento e un biondo completo: per questo particolare trattamento ci vogliono 750 euro, sia per i materiali usati che per le ore di lavoro impiegate. Ma sembrava una ragazza gentile, educata e molto cordiale, perciò non ho pensato minimamente che potesse raggirarmi». La giovane è uscita dal salone ‘Blondix’ intorno alle 15, dopo sei ore di lavoro e D’Agruma racconta un po’ i particolari della giornata: «Durante il tempo in cui è stata nel locale – prosegue l’esercente – si è intrattenuta con me e con tutti i presenti in lunghe conversazioni, specie con la mia compagna alla quale ha raccontato alcuni particolari della sua vita privata e dei suoi presunti figli. A fine trattamento, intorno alle 15, è rimasta soddisfatta del lavoro e così ha voluto che le scattassimo alcune foto. Poi, ha chiesto di poter uscire con la scusa di dover indicare il punto esatto ad un’amica che sarebbe dovuta venire a prenderla: mi sono fidato e mai potevo pensare ad un’intenzione del genere, anche perché aveva lasciato la borsa nel locale. Così ho continuato a lavorare senza pensarci, anche perché avevo un gran da fare: ad un certo punto, però, mi sono reso conto che era passato più di un quarto d’ora da quell’uscita e sono andato a controllare la borsa. Tastandola, ho realizzato che era vuota ed ho capito che quella ragazza non sarebbe mai tornata a pagare il conto. Subito ho avvertito la Polizia e a breve sporgerò denuncia, anche perché ho i fotogrammi in cui si vede bene questa persona».

L’appello

«Ora – conclude Michele D’Agruma – i soldi non mi interessano più di tanto; certo riaverli indietro non mi dispiacerebbe ma ciò che più mi preme è che questa ragazza venga individuata e perseguita. Chi fa queste cose deve pagare e, inoltre, voglio avvertire tutti i titolari di saloni estetici e i colleghi parrucchieri della zona: state attenti al mio caso, perché potrebbe capitare anche a voi».

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