Macerata

Macerata, Parcaroli in visita alle sorgenti e ai fontanili periurbani: «Luoghi della memoria da valorizzare»

Il candidato a sindaco del centrodestra ha fatto un sopralluogo, guidato dall'architetto Iommi: «Non comprendo perché, in tanti anni di governo, la sinistra non abbia coltivato la volontà di farne un punto di interesse turistico»

MACERATA – «Non riesco a credere che un tale patrimonio sia stato abbandonato a sé stesso e non inglobato all’interno di un progetto più ampio di valorizzazione culturale e turistico della città». Con queste parole Sandro Parcaroli, candidato a sindaco di Macerata del centrodestra, ha commentato i siti delle sorgenti e i fontanili periurbani durante il sopralluogo che ha effettuato insieme al coordinatore del Nuovo Cdu, Mattia Orioli, ed alcuni membri della sua lista, Silvano Iommi, Katiuscia Cassetta e Giovanna Matteucci.
Mosso dalla volontà di visitare i luoghi dimenticati della storia maceratese, quelli che ne rappresentano la memoria collettiva e identitaria, ma soprattutto una chiave di sviluppo delle politiche turistiche future, il patron di Med Store, appassionato di storia e arte locale, ha ascoltato con attenzione l’illustrazione che di tali monumenti ha fatto l’architetto Iommi, studioso di molti plessi cittadini e profondo conoscitore della storia urbanistica della città, rimanendo turbato dallo stato di abbandono in cui versano.

«Le fonti sono state di fondamentale importanza per Macerata – ha commentato -. Sono patrimonio storico e culturale dei suoi abitanti, ne raccontano l’identità ancor prima di tanti altri luoghi. Non comprendo il perché, in tanti anni di governo, la sinistra non abbia coltivato la volontà di farne un punto di interesse turistico della città, al pari dello Sferisterio o del Palazzo Buonaccorsi. Mentre l’architetto Iommi parlava, sentivo nascere in me un’infinità di idee. Nell’ottica di una rinascita anche economica della città, questi luoghi dovranno essere inseriti in una vasta operazione di marketing territoriale, arricchendo il polo museale cittadino e ampliandolo oltre le mura storiche».

La visita è iniziata alla fonte Pozzo del Mercato, proseguendo poi per fonte Maggiore, fonte Ciambrone, fonte Agliana e fonte Grottino San Giorgio. Iommi ha illustrato a Parcaroli le caratteristiche storico-ambientali e documentali dei siti, nonché i principi ispiratori di alcune ipotesi progettuali relative al loro recupero. Un’operazione questa che andrebbe nella direzione di creare un vero e proprio parco verde e monumentale, fruibile dai cittadini e attrezzato per i turisti.

«Il mio sogno – ha detto il candidato sindaco – sarebbe riqualificare queste aree, inserendole in un circuito turistico digitalizzato, come nei migliori musei internazionali. Il turista che viene a Macerata dovrebbe poterne conoscere i luoghi e goderne pienamente, con l’aiuto della tecnologia, che non guasta mai. Tanto più se pensiamo che la cultura è la prima industria per questa città. Me li vedo già con il cellulare fotografare ogni monumento e saperne tutto ciò che c’è da sapere, come nelle migliori realtà nazionali ed estere. È arrivato il momento che Macerata pensi in grande».

Dall’incontro è emersa la differenza concettuale tra la ricottiana idea di città giardino (concetto di ottocentesca memoria), con la più attuale idea di Green City (città ad alta qualità architettonica, ambientale e del tutto sostenibile). Tutti i presenti, Parcaroli in primis, hanno avvertito la necessità di un progetto che consideri questi manufatti e i siti in cui sono inseriti, come luoghi della memoria e museo diffuso del terzo millennio.

Il commento di Parcaroli: «A parte il fatto che trovo imbarazzante come dopo un decennio di amministrazione della città il collega candidato della sinistra trovi solo oggi, in piena campagna elettorale, il tempo e il modo di ricordarsi di luoghi così belli e parli di un progetto ad essi dedicato. Ma dove stava in questi anni, quando le fonti cadevano a pezzi ed erano sommerse dalle erbacce? Questo progetto doveva essere già stato fatto da tempo. Come mai se ne ricorda solo ora? Nel programma che presenterò a giorni la realizzazione del “Parco delle Fonti” sarà tra le mie priorità, senza “se” e senza “ma”. Cultura e turismo sono due settori fondamentali per Macerata, intorno ai quali possono nascere tante opportunità, anche occupazionali per i giovani che nella cittadina università si laureano. Provo fastidio per gli slogan propagandistici dell’ultima ora lanciati dalla sinistra. Per la mia mentalità, contano solo i fatti e chi non ha fatto deve spiegare perché non lo ha fatto, non promettere ancora una volta che lo farà senza una minima garanzia che alle parole seguano azioni concrete».

Parla duramente il candidato imprenditore Parcaroli, a fine visita: «Sono indignato per lo stato di degrado e abbandono in cui versano tali luoghi, simbolo di una città che ha radici antiche e la cui storia è ad essi profondamente legata. Non mi rassegno all’idea che un tale patrimonio non venga valorizzato. Non accetto di vederlo sommerso da vegetazione incolta e imbrattato da rifiuti di ogni tipo. Se questi monumenti fossero stati in altri stati esteri avrebbero avuto la dignità che meritano, costituendo il centro di un percorso turistico ampio e variegato. Se in 20 anni la sinistra non è stata capace di costruirci intorno un serio progetto di sviluppo e valorizzazione, nonostante i proclami fatti ad ogni campagna elettorale, dubito fortemente che possa farlo nei prossimi anni. Basta credere alle bugie! Occorre rimboccarsi le maniche e lavorare per dare a Macerata il futuro che merita».

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