Macerata

Palpeggiata davanti a un negozio a Macerata, 67enne condannato

Riconosciuto il vizio parziale di mente, la pena inflitta è stata di un anno, sei mesi e 20 giorni. Il fatto era successo nel 2021 a pochi passi dallo Sferisterio. La difesa preannuncia appello

Il tribunale di Macerata

MACERATA – Stava aspettando che l’amico uscisse da un negozio e nel frattempo guardava una vetrina quando un uomo le si era avvicinato e, dopo averle fatto un complimento, l’aveva palpeggiata toccandole il seno. Oggi un 67enne è stato condannato a un anno, sei mesi e 20 giorni per violenza sessuale, i giudici del collegio gli hanno riconosciuto il vizio parziale di mente.

La vicenda risale al 2021. La vittima, sconvolta, denunciò l’accaduto all’autorità giudiziaria. Nel corso delle indagini gli investigatori individuarono nel 67enne maceratese l’autore del palpeggiamento e l’uomo fu accusato di violenza sessuale. I legali, gli avvocati Marco Fabiani e Filomena Giordano, ritenendo necessario affrontare il dibattimento, in fase di udienza preliminare non richiesero riti alternativi e il 67enne fu rinviato a giudizio.

L’avvocato Marco Fabiani

Oggi la discussione dinanzi ai giudici del Tribunale di Macerata in composizione collegiale e la sentenza. Il pubblico ministero Enrico Barbieri, ritenendo provata la responsabilità dell’imputato, ha concluso la sua requisitoria chiedendo la condanna a due anni, il collegio, presieduto dal giudice Roberto Evangelisti, ha condannato l’imputato alla pena di un anno, sei mesi e 20 giorni.

«Una volta lette le motivazioni impugneremo la sentenza in appello – ha commentato l’avvocato Fabiani –. Ci sono incongruenze tra le due perizie psichiatriche effettuate a distanza di cinque anni, nella prima gli era stato riscontrato un vizio totale di mente, nella seconda un vizio parziale. All’epoca dei fatti per circa due anni non aveva assunto i farmaci che avrebbe dovuto prendere». Ma per il legale ci sarebbe anche un’altra circostanza che, a suo dire, non sarebbe stata sufficientemente approfondita e che riguarda la vittima: «La giovane – ha aggiunto Fabiani – non ha mai riconosciuto al 100% l’imputato». 

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