Macerata

Notte maceratese della Geografia 2024, Nuove tecnologie anche per agricoltura e turismo

La giornata si è aperta con una visita guidata alla scoperta di uno dei più antichi oliveti d’Italia nella vallata dell’Asola a Potenza Picena

Simone Betti, Giordano Giampaoli e Carlo Pongetti
Simone Betti, Giordano Giampaoli e Carlo Pongetti

MACERATA – Si è parlato delle molteplici e complesse questioni che investono l’agricoltura, segnata a livello globale dalle ripercussioni dei conflitti, da meccanismi talora opachi nella genesi dei prezzi, durante la prima Notte maceratese della Geografia 2024. Anche quest’anno il gruppo dei geografi dell’Università di Macerata ha risposto all’appello lanciato a livello globale dall’Associazione delle società geografiche europee, dall’Unione geografica internazionale e, in Italia, dall’Associazione dei Geografi Italiani e dall’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia.
Lo scorso venerdì 5 aprile, per la prima delle due GeoNight – la seconda si terrà il prossimo 12 aprile – è stato proposto un programma che ha visto intrecciarsi gli ambiti della ricerca accademica, la suscettibilità didattica dei contenuti affrontati nelle scuole, le prospettive delle associazioni di categoria e le aspettative di interventi strutturali degli imprenditori agricoli.

La giornata, patrocinata dall’Università di Macerata, dall’Associazione italiana insegnanti di geografia e dalla Società geografica italiana, si è aperta con una visita guidata alla scoperta di uno dei più antichi oliveti d’Italia nella vallata dell’Asola a Potenza Picena: un oliveto costituito da piante secolari, poste in valore dopo anni di semiabbandono, dall’imprenditore agricolo Giordano Giampaoli, che ha spiegato le motivazioni che due decenni fa lo indussero a tornare da Roma nel suo paese natale per  avviare un’olivicoltura di qualità.

È poi proseguita con una tavola rotonda moderata da Diego Borghi, assegnista di ricerca, alla quale hanno partecipato i docenti Carlo Pongetti e Simone Betti, Francesco Marsili della Coldiretti Ascoli-Fermo e Lorenzo Virgini. La discussione sulle politiche agrarie ha affrontato le spinose questioni dell’agenda dell’Unione Europea in questa prima fase di rimodulazione della politica agricola comune. Un approfondimento è stato riservato alle relazioni tra il ruolo del turismo, che sempre più si differenzia e si segmenta nella domanda e nell’offerta, in rapporto alle imprese agricole sollecitate a mettere in atto strategie innovative anche avvalendosi delle nuove tecnologie.

«Si è avuta prova di una manifestazione di grande respiro – ha sottolineato Pongetti – che ha visto impegnato tutto il gruppo dei geografi dell’Ateneo, sulla scia di un’esperienza che si rinnova da oramai cinque anni. L’Università di Macerata ha risposto sempre attivamente alle sollecitazioni datE dall’associazione, che ha portato ad affrontare, nell’arco di un lustro, vari temi di interesse geografico anche con un approccio interdisciplinare».

Come ha ribadito Betti, un tratto distintivo di questi appuntamenti è «lo sforzo continuo di coinvolgere in un proficuo dialogo la ricerca scientifica e la prassi didattica, le istituzioni formative e gli enti territoriali, avvalendosi anche della collaborazione di personaggi di rilievo impegnati sui temi della difesa dell’ambiente come l’alpinista e divulgatore Hervé Barmasse, coinvolto nell’edizione della GeoNight 2021».

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