Macerata

«No alla discarica nei luoghi del cratere. Serve un’azione corale»: la mozione di Itidealia per i Comuni

L'allarme è stato lanciato dall'associazione politico culturale e dal suo presidente Sandro Carucci dopo la chiusura della discarica di Cingoli. «Ci auguriamo che molti comuni tornino sui loro passi»

Immagine di repertorio

«L’imminente chiusura della discarica rifiuti di Cingoli, giunta a esaurimento, porterà a breve alla scelta di un nuovo sito per una nuova discarica all’interno della provincia di Macerata: serve un’azione corale che non permetta il realizzarsi di questo progetto». A parlare è Sandro Carucci, presidente dell’Associazione politico culturale Itidealia che ha iniziato a occuparsi della questione nell’ottobre del 2019.

«Tutto è partito dall’intuizione di un nostro associato che ci ha spinto a studiare la situazione della discarica di Cingoli e abbiamo notato che molte aree per una eventuale nuova costruzione erano state individuate proprio nei comuni del cratere – ha spiegato il presidente -. A quel punto abbiamo deciso di inviare una richiesta a tutti i comuni del cratere sismico del 2016 in cui si chiedeva di inserire, all’ordine del giorno del Consiglio comunale, la nostra mozione “Sulla contrarietà all’installazione di una discarica rifiuti all’interno del cratere sismico”.

La mozione ha la finalità di impegnare il sindaco e la Giunta comunale a dichiarare e sostenere, pubblicamente e in tutte le sedi istituzionali a vari livelli, la propria contrarietà alla locazione di una discarica di smaltimento rifiuti nei territori all’interno del cratere sismico nella provincia».

«A oggi abbiamo accertato che i comuni di Esanatoglia, Belforte del Chienti, Gagliole, Mogliano, Penna San Giovanni e Pieve Torina, hanno risposto al nostro appello approvando la mozione, divenuta delibera – ha continuato il presidente di Itidealia -. Ai comuni che non hanno ancora discusso la mozione, ma stanno ancora valutando se sia il caso di farlo, chiediamo di accelerare i tempi sperando che vogliano accogliere la nostra preoccupazione. Ai gruppi consiliari che hanno rifiutato di portare in consiglio comunale la nostra richiesta chiediamo accoratamente di tornare sui loro passi, per il bene di questi meravigliosi luoghi e a beneficio di una politica nel segno della solidarietà fra comuni».

«Forse ci aspettavamo una risposta maggiore e soprattutto è necessaria una coralità nell’intento – ha aggiunto Carucci -. Perché dire di non volere la discarica sul proprio territorio comunale, come hanno fatto in molti, è un grande errore; è importante ribadire che tutti i comuni sono contrari – unitamente – all’installazione di una discarica nel cratere sismico e non nel singolo comune. È necessaria un’azione tempestiva e ci auguriamo che molti comuni tornino sui loro passi».

«Sappiamo che i comuni non hanno competenze specifiche nell’individuazione del sito per la discarica ma i loro sindaci e rappresentanti possono impegnarsi istituzionalmente a portare posizioni univoche negli enti e negli organismi politici e tecnici ove si esercitino tali competenze – ha continuato il presidente dell’associazione -. È chiaro il nostro intento di unire tutti i comuni del cratere (risultino essi fra quelli con zone dichiarate potenzialmente idonee all’istallazione oppure no) in un’azione nel segno del patto solidale che pone le effettive condizioni per manifestare come, tutti insieme, sia possibile lottare per la salvaguardia di un territorio nella sua interezza, evitando posizioni campanilistiche che producano la classica lotta fra poveri a beneficio degli interessi di pochi piuttosto che della collettività. Auspichiamo l’interesse alla questione da parte dei diversi soggetti coinvolti, in primis degli stessi cittadini, ultimi destinatari di azioni spesso non volute, abitanti di territori privi ad oggi di una ricostruzione tangibile e soprattutto di una visione condivisa che tenga conto tra l’altro, del giusto equilibrio tra uomo e natura» ha concluso Carucci.

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