Macerata

Addio, all’imam di Macerata. «Uomo di pace, sapeva costruire ponti tra le persone»

Mohamed Tarakji aveva 74 anni ed è morto in ospedale dove era ricoverato da diversi mesi. Il ricordo del rettore dell'Università Francesco Adornato

In primo piano il rettore Adornato insieme all'imam
In primo piano il rettore Adornato insieme all'imam

Macerata – È morto questa mattina all’ospedale di Macerata, Mohamed Tarakji, imam di Macerata. Aveva 74 anni e, da circa otto mesi, stava combattendo contro un male che non gli ha lasciato scampo. Medico di origine siriana, Tarakji era arrivato in Italia una cinquantina di anni fa ed era molto conosciuto anche a Civitanova dove aveva esercitato la sua professione.

«Un uomo di pace che ha rivestito con autorevolezza e saggezza un ruolo tanto importante per il nostro territorio, creando occasioni di dialogo tra culture, popoli e religioni – lo ricorda il rettore dell’Università, Francesco Adornato -. Tarakji ha sempre dimostrato una grande sensibilità nei riguardi dell’istituzione universitaria, cogliendo e valorizzando la nostra volontà di costruire ponti tra le persone, di realizzare una vera e inclusiva comunità accademica senza muri e divisioni. Rispondeva ogni volta con grande disponibilità ai nostri inviti. Ricordiamo la sua partecipazione all’ultima inaugurazione dell’anno accademico lo scorso ottobre e ad altri eventi come, nel 2018, la serie di seminari “Una sola terra”. Di quel giorno, ci piace ricordare il suo insegnamento: “L’intolleranza è il primo nemico del pluralismo, la miccia dell’inimicizia che porta alla guerra tra persone e nazioni. Noi religioni monoteiste abbiamo valori umani identici, siamo nella stessa linea per fare giustizia e difendere i deboli di qualsiasi nazione e religione siano. La religione è pace, tolleranza e perdono agli altri».

Domani (22 giugno), alle 12.30, ci sarà un incontro alla moschea di Piediripa per una preghiera da parte dei fedeli, seguirà il funerale nel cimitero cittadino.

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