Macerata

Montecosaro: oltre 170 chili di droga in un casolare, operaio patteggia 2 anni

Il blitz era stato eseguito a maggio del 2019 dalla Guardia di finanza che aveva trovato circa 23 chili tra hashish e marijuana. Ricostruito un ulteriore giro di stupefacente dal 2017

MONTECOSARO – Per 500 euro al mese aveva messo a disposizione il proprio casolare nelle campagne di Montecosaro per stoccare dagli otto ai dieci chili al mese di droga, a volte marijuana a volte hashish. Questo sarebbe avvenuto tra ottobre del 2017 e aprile del 2019, quando in quel casolare sarebbero transitati non meno di 152 chili di sostanza stupefacente. È quanto ricostruito nel corso delle indagini dai militari della Guardia di finanza di Civitanova che il 20 maggio del 2019, seguendo una mirata pista investigativa, avevano effettuato un blitz nell’abitazione di un operaio 52enne che si trova nelle campagne di Montecosaro.

In quell’occasione i finanzieri trovarono nascosti in vari punti 21,677 chili di marijuana e 2,677 chili di hashish. La droga, come verificato successivamente in laboratorio, era di ottima qualità, per una purezza media tra il 3,8% e il 18,3% che avrebbe permesso di ricavare 111.980 dosi. La quantità totale di Thc puro della sostanza è risultata essere superiore a 4.000 volte il valore soglia. Per l’operaio era scattato l’arresto e si erano aperte le porte del carcere di Montacuto. Gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Enrico Barbieri, non si erano fermati a quell’operazione, ma avevano ricostruito il quantitativo di droga che era stato stoccato in quel nascondiglio per circa due anni. Il ruolo dell’operaio era quello di magazziniere, un ruolo che era stato puntualmente remunerato finchè non sono arrivati i finanzieri. Questa mattina nell’udienza preliminare a suo carico in Tribunale a Macerata davanti al gup Giovanni Maria Manzoni il 52enne ha definito la propria posizione con un patteggiamento. Tramite l’avvocato Pietro Antonio Siciliano ha concordato la pena di due anni di reclusione e il pagamento di 6.000 euro di multa.

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