Macerata

Monte San Giusto, 2mila residenti non vaccinati. Il sindaco: «Non ce lo possiamo permettere»

Mancano in particolare molti cittadini tra i 20 e i 39 anni. Il primo cittadino Gentili lancia un appello ai cittadini per confrontarsi con il proprio medico in modo da superare eventuali dubbi

MONTE SAN GIUSTO – «Oltre duemila residenti non vaccinati, un numero alto che non ci possiamo permettere». A lanciare l’allarme per le troppe persone che ancora non si sono sottoposte nemmeno alla prima dose, è il sindaco Andrea Gentili che ha chiesto all’Asur i dati sulla copertura vaccinale all’interno del comune da cui è emerso che su un totale di 7.210 residenti dai 10 anni in su, 2.057 (il 29%) non hanno ancora fatto il vaccino.

I numeri

Analizzando la ripartizione per fasce di età, il 37% dei non vaccinati ha tra i 20 e i 29 anni, un altro 36% tra i 30 e i 39 anni e un ulteriore 34% tra i 40 e i 49 anni. Dati importati che spiegherebbero perché ad agosto, con una maggiore propensione delle persone a uscire e spostarsi i contagi nel paese sono raddoppiati.

«È vero che il nostro comune si trova pienamente nella media di progressione della provincia, ma va anche sottolineato che ci sono molti comuni che hanno una copertura ben più alta della nostra e questo ci deve spingere a fare meglio da qui alle prossime settimane – aggiunge il sindaco Gentili -. Per questo chiedo a chi ha dei dubbi, delle riserve o delle paure di confrontarsi ancora con il proprio medico in modo da superare l’esitazione e finalmente effettuare la prima dose. E voglio anche ricordare che, per i ragazzi dai 12 ai 18 anni, è possibile recarsi al centro vaccinale senza necessità di prenotazione».

E, chissà, che non possa spronare qualcuno a vaccinarsi, l’arrivo del camper dell’Asur che sarà a Monte San Giusto il primo ottobre. «In quell’occasione tutti i cittadini che debbono ancora farlo, potranno avere il vaccino qui a Monte San Giusto senza necessità di prenotazione – conclude il sindaco -. Resto fiducioso sulla capacità della nostra comunità di portare a termine questa sfida impegnativa dopo la lunga e difficile prova alla quale il virus covid-19 ci ha sottoposto».

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