Macerata

Minori svaniti nel nulla: l’Associazione Penelope Marche: «Lottiamo per la verità»

Sono 726 le persone scomparse nelle Marche dal 1974 (616 minori). La battaglia della presidente Giorgia Isidori, sorella di Sergio, sparito da Villa Potenza, nella Giornata internazionale dei bambini scomparsi

Giorgia Isidori presidente di Penelope Marche odv

ANCONA – «Quando ti scompare un figlio non hai più pace e continui a cercarlo finché hai fiato. Così ha fatto mio padre. Così facciamo noi, al fianco delle famiglie disperate che ci chiedono aiuto. Lo facciamo col cuore». Le parole arrivano dritte, taglienti come solo quelle sparate dal dardo della verità e dell’esperienza sanno essere. Trafiggono il velo della retorica, lo squarciano. Non c’è nient’altro che una realtà troppo difficile da raccontare dietro tanto coraggio. Queste parole le pronuncia Giorgia Isidori, che prima di essere presidente dell’Associazione Penelope Marche odv è la sorella di Sergio Isidori scomparso nel nulla il 23 aprile 1979 a cinque anni e mezzo.

Oggi, nella giornata internazionale dei Bambini scomparsi, le storie come quella di Sergio Isidori tornano a far commuovere e a far battere il cuore, perché in Italia dal 1974 al 2020 sono 62.842 le persone scomparse tra minori, adulti e anziani, di questi 46.417 sono minori per lo più stranieri di sesso maschile. Provengono da Paesi come Marocco, Eritrea, Algeria, Afghanistan e vogliono ricongiungersi ai parenti. Molti sono vittime della criminalità organizzata. Poi ci sono gli adolescenti (15/17 anni) che si allontanano volontariamente per motivi di scuola, liti in famiglia e delusioni d’amore. Nelle Marche sono 726 le persone scomparse di cui 616 minori (31 italiani e 585 stranieri). «Sono numeri che fanno paura – dichiara Giorgia Isidori – 62.842 persone scomparse in Italia è quasi l’intera popolazione di una città, una città fantasma. Anche se nella nostra regione il fenomeno è avvertito meno rispetto ad altre regioni come la Sicilia, porta del Mediterraneo, è comunque preoccupante. Ci sono famiglie disperate che ci chiedono aiuto. L’associazione Penelope è nata per questo».

Penelope, dal nome della regina di Itaca della mitologia greca che per vent’anni attese il ritorno del marito Ulisse partito per la guerra di Troia, è l’associazione che affianca e assiste i familiari colpiti dal dramma di una scomparsa senza averne più avuto notizie. Penelope Italia, costituita nel 2002 a Potenza, è guidata da Gildo Claps fratello di Elisa Claps, scomparsa a settembre 1993 e ritrovata cadavere a marzo 2010. Mentre Penelope Marche Odv, presieduta da Giorgia Isidori, ha consolidato una propria autonomia territoriale e a seguito di una modifica statutaria, ha intrapreso un percorso autonomo più capillare nel territorio.

Elisa Claps, studentessa di Potenza uccisa a 16 anni

«L’associazione delle Marche è nata 11 anni fa per non dimenticare – spiega Giorgia Isidori – è nata sulla scia di un dramma che ha colpito la mia famiglia. Non abbiamo avuto aiuto da nessuno quando Sergio è scomparso. Le ricerche delle forze dell’ordine sono state lacunose, le indagini approssimative. Mio padre girava su e giù per l’Italia per cercare da solo mio fratello, non aveva pace».

Quando il piccolo Sergio sparì, quel pomeriggio del 23 aprile 1979 a Villa Potenza, frazione di Macerata dove viveva la famiglia Isidori, era in corso il funerale del parroco. Giorgia non era ancora nata, la mamma era incinta al sesto mese. Non ha mai conosciuto quel fratellino inghiottito dal mistero, ma continua a cercarlo con tutte le sue forze. «Noi eravamo soli – ci racconta – all’epoca non si poteva presentare denuncia di scomparsa prima di 48 ore per far cadere la cosiddetta ipotesi di allontanamento volontario. Ma erano ore preziose per le ricerche e un familiare doveva barcamenarsi da solo, andando alla cieca prima che le forze dell’ordine potessero attivarsi. Ci siamo battuti molto su questo, abbiamo costantemente sollecitato negli anni le Istituzioni preposte all’attuazione di una normativa specifica per la gestione delle attività di ricerca delle persone scomparse. Soltanto nel 2012 si giunge finalmente alla definizione della Legge n. 203/2012 “Disposizioni per la ricerca delle persone scomparse”. La normativa, entrata in vigore codifica così il fenomeno delle persone scomparse, e consente di sporgere denuncia a chiunque, non soltanto ai diretti familiari, venga a conoscenza dell’allontanamento di una persona».

Penelope Marche Odv è membro della Consulta Nazionale Persone Scomparse istituita nel 2019 dal Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse. «Noi teniamo alta l’attenzione su tutti i minori scomparsi, su tutte le persone scomparse, non soltanto su quei casi mediatici di cui si parla sempre – continua Giorgia – ci vogliamo ricordare di tutti. Andiamo avanti con tutta la speranza che non ci deve mai abbandonare. Perché quando un familiare ti sparisce non sai se è vivo o morto, se piangerlo o aspettarlo. Allora noi continuiamo ad avere speranza ma è una speranza attiva, che tiene alta l’attenzione, che organizza ricerche, che cerca nuovi testimoni e impedisce di archiviare i casi».

Parla degli altri ma è la stessa battaglia che Giorgia porta avanti per la sua famiglia, che nel 2011 si è opposta alla richiesta di archiviazione del caso. «Anche ieri (domenica 23 maggio) abbiamo svolto una battuta di ricerche in provincia di Ancona per il caso di Roberto Tassi, scomparso da Gaville, frazione di Sassoferrato, l’11 giugno 1995. All’epoca aveva 29 anni e di lui si sono perse le tracce. Dov’è finito Roberto? «Noi continuiamo a cercarlo – dice ancora Giorgia Isidori – perché i familiari ci avevano chiesto aiuto. Sono passati 25 anni e ancora niente… L’associazione Penelope si impegna anche in questo, nel rispolverare casi in Procura che altrimenti verrebbero archiviati. Ma un familiare di una persona scomparsa non si può arrendere nella sua ricerca della verità».

Roberto Tassi è scomparso da Sassoferrato nel 1995: domenica 23 maggio Penelope Marche ha organizzato una battuta di ricerche ad Ancona


Oggi in Italia sono 1712 le denunce di scomparsa per sottrazione di minore da parte del coniuge che torna nel suo Paese d’origine trattenendo illegalmente all’estero il figlio minore. «Abbiamo anche diversi casi nelle Marche di questi rapimenti di figli – spiega ancora la presidente di Penelope Marche – per aiutare questi genitori disperati che non hanno più notizie dei loro figli, spesso sottratti da un ex coniuge in fase di separazione, siamo costantemente in contatto con il garante per l’infanzia e l’adolescenza, col Ministero degli Affari Esteri, con il Ministero di Grazia e Giustizia (ufficio IV minori), con il coordinatore al Parlamento europeo per i diritti dei minori. Garantiamo alle famiglie di persone scomparse sia un’assistenza legale che psicologica gratuite e lo facciamo con il cuore, perché sappiamo cosa significa aspettare e stare nel limbo».

Nella giornata internazionale dei Bambini scomparsi, si mobilita anche il Telefono Azzurro che insieme al Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse promuove una diretta streaming a partire dalle 10 per parlare della scomparsa di bambini, bambine e adolescenti in Italia, in Europa e nel mondo e approfondire, insieme agli esperti nazionali e internazionali, alcuni importanti temi come il sistema italiano di allerta.

Il Telefono Azzurro per la giornata internazionale dei bambini scomparsi

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