Macerata

Il Micam e la paura del Coronavirus: Badon (Assocalzaturifici): «Adottate le misure di prevenzione dell’Oms»

Conto alla rovescia per il Salone internazionale dedicato al mondo della scarpa. Il punto sul settore nelle Marche con il neo presidente della sezione Imprenditori di Confindustria Macerata

Immagine di repertorio (Foto da: https://www.facebook.com/micam.milano/)

MACERATA – Il Micam (Salone internazionaledel settore calzaturiero) è alle porte e sono innegabili le preoccupazioni da parte degli imprenditori maceratesi per le ripercussioni che l’effetto Coronavirus avrà sulle attività commerciali e soprattutto sull’affluenza del più importante appuntamento fieristico del settore. L’appuntamento a Milano con il Micam è dal 16 al 19 febbraio e al Mipel saranno presentati circa 70 marchi della calzatura e delle pelletterie. Dal 19 al 21 febbraio sarà la volta di Lineapelle che vedrà la presenza di 30 marchi di acccessori per calzature e moda.

«La manifestazione si svolgerà attenendosi scrupolosamente alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità e in ottemperanza alle normative vigenti. Micam Milano si doterà di tutte le misure di prevenzione aggiuntive consigliate dalle organizzazioni sanitarie al fine di tutelare espositori e visitatori» le parole di Siro Badon, presidente di Assocalzaturifici.

Oltre agli elevati standard qualitativi e alle innovazioni stilistiche, i materiali nuovi, ecocompatibili e riciclabili, che non dimenticano l’attenzione al glamour e alla moda, sono la grande novità di questa edizione della kermesse. E ancora i servizi post vendita e le modalità di comunicazione per il consumatore finale per rendere le aziende sempre più competitive all’interno di un mercato sempre più articolato ed esigente.

Per il mondo del settore calzaturiero di Macerata, che conta circa 9mila addetti, quella del Micam è una scommessa sulla quale puntare per far fronte a un cambiamento epocale che ha sottolineato le criticità legate alla globalizzazione, alla grande distribuzione e al web.

Matteo Piervincenzi, presidente della Sezione Imprenditori Calzaturieri di Confindustria Macerata

C’è bisogno di «incentivare la crescita dimensionale tramite dei processi di aggregazione tra le imprese e serve una maggiore attenzione alle esigenze delle nuove realtà produttive che lavorano per i marchi internazionali – ha spiegato Matteo Piervincenzi, neo presidente della Sezione Imprenditori Calzaturieri di Confindustria Macerata -. E poi ancora la promozione delle competenze e delle peculiarità del distretto e del territorio attraverso la ShoesValley da aggiungere allo sviluppo delle opportunità legate alla dichiarazione di area di crisi industriale complessa e alla creazione di una piattaforma e-commerce territoriale». Tutte misure volte alla gestione del cambiamento e indirizzate in primis alla valorizzazione del “Made in Italy”.

Piervincenzi e Valentino Fenni, presidente della Sezione Calzature di Confindustria Centro Adriatico, perseguono la volontà di «incrementare sempre di più il confronto unitario con le istituzioni, in particolare la Regione e la Camera di Commercio delle Marche: interlocutori essenziali per assicurare alle piccole e medie imprese del principale distretto calzaturiero italiano, nuove prospettive di crescita, tutelando il prezioso lavoro degli addetti e incentivando con maggior forza nuovi percorsi di innovazione organizzativa e di approccio ai mercati».

Solo così «potremmo essere più forti rispetto al mercato e più determinati per affrontare anche le gravi questioni internazionali che periodicamente interagiscono con le nostre attività, vedi guerre, instabilità politiche, dazi Usa, embargo con la Russia, Brexit e ora il Coronavirus » hanno concluso i due rappresentanti.

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