Macerata

Matelica, funerale in forma privata per il 34enne morto durante un’arrampicata. «Aveva la dolcezza nell’anima»

Tanti i messaggi per Francesco Gentilucci, morto durante un'arrampicata nel territorio di Pioraco. Il dolore degli amici

Morto durante un'arrampicata in montagna

MATELICA – Sarà celebrato in forma privata il funerale di Francesco Gentilucci, detto “Paco”, il 34enne di Matelica che ha perso la vita sabato pomeriggio durante un’arrampicata su una parete rocciosa nel territorio di Pioraco. Lascia i genitori e due sorelle. La notizia della sua morte ha sconvolto diverse comunità, non solo quelle di Matelica e Camerino dove era molto conosciuto, ma anche il mondo dei runner, un’altra grande passione di Gentilucci.

Tanti i ricordi che si affollano in questi giorni tra chi ha diviso momenti della sua vita con il 34enne. Gentilucci ha partecipato più volte anche alla “Corsa alla Spada” di Camerino con il terziero di Mezzo, dove oggi lo ricordano così: «Ciao Di Mezzino. Oggi questa non l’abbiamo proprio capita e stiamo facendo tutti una gran fatica. Per noi certe tue ’cose’ erano follia o eresia, ma ne avevi fatto uno stile di vita fantastico che mai pensavamo potesse portarti via. Anche stavolta ci hai sorpreso, ma non come atleta. Non a caso per le tue doti ti appellammo ’Arma segreta’. Ci piace pensare che continuerai sorridendo a correre e scalare, e magari in quel giorno ’tutto nostro’ sarai lì a spingerci e fotografare. Francè non acchiappavi ‘na volata, ma non in questa ci dovevi dar sta sverniciata. Dacci retta che ci vedremo lassù, perché non può essere che non ci riacchiappiamo più. Quel totem di tuo cugino ci ha detto una cosa non scontata, che ci volevi bene un gran bel po’. Anche per noi è così, era impossibile per tutti il contrario. Tu caro Checco la corsa altroché se l’hai vinta, insegnandoci come si fa col sorriso e anche senza grinta e lassù o non sappiamo dove tra un coro ed un bicchiere salutaci chi sappiamo. Noi vogliamo dirti ’Ciao’ fenomeno dal cuore grande. Sempre, ovunque e comunque forza Di Mezzo’».

Commovente anche il ricordo dell’amico ed ex compagno di classe, Lorenzo Baldini: «Ci siamo conosciuti da bambini, nei primi giorni di scuola, assieme alle maestre, ai primi compiti e Francesco fa parte di quel periodo che ha dato l’inizio a ciò che poi ci ha formati e fatto crescere. E’ vero Francè ci siamo un po’ persi di vista. L’ultima volta avevi la barba più corta quando ci siamo rivisti, ma resterai sempre una splendida persona con la dolcezza nell’anima».

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