Macerata

Marche a rischio zona rossa, Saltamartini: «Numero di sintomatici elevato, preoccupa»

L'assessore alla Sanità evidenzia che il numero di marchigiani con febbre e altri sintomi legati al covid rischia di far finire le regione nella zona ad alto rischio

Filippo Saltamartini

ANCONA – Le Marche sono a rischio di entrare in zona rossa. A dirlo
è l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini. «Conosceremo l’indice Rt fra tre giorni» spiega, precisando però che negli ultimi giorni è cresciuto il numero delle persone sintomatiche. «Il numero dei positivi sintomatici è elevato, da zona rossa» prosegue, «nei primi tre giorni di questa settimana abbiamo avuto lo stesso numero della intera settimana precedente».

Tra i parametri che definiscono la “colorazione” di una regione, collocandola in una fascia di rischio piuttosto che in altre (zona gialla, arancione e rossa), oltre all’Rt (indice di trasmissibilità del virus) ci sono anche i cluster presenti in un territorio, il rapporto fra posti letto occupati in terapia intensiva e sub intensiva e posti letto liberi. Le Marche su questo fronte hanno registrato proprio in questi giorni la prima boccata di ossigeno: i letti in terapia intensiva sono stati incrementati dall’assessore Saltamartini che è riuscito a portarli a quota 216, sui 220 che dovevano essere realizzati in base al Decreto 34, ma che non erano stati “cantierizzati” dalla Giunta precedente.

Dopo una corsa contro il tempo, si è arrivati alla nuova quota. Oltre a questo la nota positiva è che di conseguenza, sia per i nuovi letti, sia per la fine della seconda ondata della pandemia,  l’occupazione dei posti non è più in soglia critica, fissata al 30%, ma è scesa al 27,7%.   Nonostante questo però c’è preoccupazione. «I sintomatici spaventano molto – spiega l’assessore – : se continuiamo così dopo il 7 gennaio rischiamo di finire in zona rossa». Il nodo critico risiede nel rischio che le persone con febbre e altri sintomi possano finire per essere ricoverate in ospedale, mettendo nuovamente sotto pressione le strutture sanitarie.

Saltamartini evidenzia che, se prima i sintomatici erano concentrati soprattutto sulla zona del Pesarese, ora la situazione si è allargata anche all’Anconetano e al Maceratese «ormai i sintomatici interessano i due terzi della regione». L’assessore alla Sanità esclude al momento l’ipotesi di ordinanze restrittive regionali: «Fino al 7 gennaio sono attive quelle del Governo, poi vedremo». intanto puntualizza «non riusciamo a spiegarci la ragione di tutti questi casi sintomatici». Nel bollettino di oggi (31 dicembre) i soggetti sintomatici emersi sono 75 su 703 positivi al virus rilevati. Un dato che preoccupa, ma per il quale l’assessore invita alla prudenza e alla responsabilità nel rispetto delle misure, pur evitando allarmismi. L’indice Rt è cresciuto ed è prossimo all’1.

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