Macerata

Macerata, torna “Torpedine”: il festival di musica elettroacustica e arti visive

L'assessora alla Cultura Katiuscia Cassetta: «A Macerata un percorso innovativo e all’avanguardia». Ecco il palinsesto

Sferisterio
Sferisterio di Macerata

MACERATA – Sabato 24 e domenica 25 febbraio, nella sala Cesanelli dell’Arena Sferisterio di Macerata, torna
“Torpedine”, il festival di musica elettroacustica e arti visive organizzato nell’ambito della 41^
Rassegna di Nuova Musica. Nato due anni fa su proposta dell’assessorato comunale alla Cultura e
all’Istruzione è organizzato dall’Associazione Nuova Musica con la compartecipazione del Comune di
Macerata e la collaborazione del Museodelsynt e AcusmatiqMatme.

«Torna a Macerata un percorso innovativo e all’avanguardia, che cresce sempre più e coinvolge tanti
appassionati che mai avevano avuto l’opportunità di assistere a performance del genere nel nostro
territorio – interviene l’assessora alla Cultura Katiuscia Cassetta -. Confermiamo come scelta dello
spazio, in cui si esibiranno gli artisti, la Sala Cesanelli all’interno del luogo simbolo della musica per la
città, lo Sferisterio, al fine di sviluppare nuove sincronie ed energie in città. ‘Torpedine’ presenterà
ancora una volta un palinsesto multidisciplinare, grazie anche alla preziosa collaborazione con il
Museodelsynt e AcusmatiqMatme ed autori locali, nazionali ed internazionali che dialogano tra loro
attraverso suoni, video e messaggi legati al rapporto con la natura».

Sabato 24 febbraio alle ore 18, Giuseppe Franchellucci e Stefano Pilia presenteranno dal vivo, in
prima assoluta, un adattamento per violoncello, chitarra elettrica ed elettronica dell’opera “Spiralis
Aurea” dello stesso chitarrista e compositore genovese Stefano Pilia. È un lavoro di architettura
musicale che intreccia geometria sacra, esperienza collettiva e connessioni elusive tra natura e genere
umano.

Sempre sabato alle 21 Massimo Pupillo, il noto membro fondatore degli Zu, con i quali ha pubblicato
18 album e ha suonato più di 2000 live in tutto il mondo, presenterà il suo nuovo liveset audio/video
“Industrial Slave” Il suono dell’opera “vive nell’oggi ma affonda le sue radici e trae ispirazione dal
movimento elettronico e industriale degli anni 80 e 90, , Spk, Clock DVA,Test Dept, come da Scorn e
Techno Animal, ma digerito e rigettato in una dimensione astratta e post- tutto”.

Domenica 25 febbraio alle17 ci sarà la proiezione delle 10 opere audiovisive selezionate per la terza
edizione della call internazionale Landscape23 curata dal collettivo Zeugma e che chiama a raccolta
sound artist e video artist per proporre una riflessione sul vasto tema del paesaggio. Le opere sono state
selezionate come ogni anno da un comitato di selezione composto da esperti del settore, curatori, critici
musicali, direttori artistici, registi, musicisti.

Sempre domenica 25 alle ore 18 il Festival chiuderà con Vincenzo Vasi che presenterà la sua ormai
leggendaria opera di solo Theremin “Braccio Elettrico”. Noto soprattutto per essere un componente
della band che suona dal vivo con Vinicio Capossela, Vincenzo Vasi è un compositore polistrumentista
versatile e dallo stile surreale. Suona basso, theremin, marimba, vibrafono, tastiere e canta. È attivo sulle
scene fin dal 1990 e inciso più di 25 CD.

Il biglietto d’ingresso di 5 euro, che potrà essere acquistato direttamente nel foyer dello Sferisterio a
partire da un’ora prima dell’inizio spettacolo, dovrà comunque essere prenotato su
rassegnadinuovamusica.com

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