Macerata

Macerata, scappa dalla comunità dopo una rapina: 17enne finisce in carcere

Il minore, di origine tunisina, aveva rapinato una coppia di ucraini in pieno centro la notte tra il 22 e il 23 gennaio scorsi. Il 1° marzo si era allontanato dalla comunità dove era stato collocato e ora è nell'Istituto penale minorile di Bari

MACERATA – Con un complice rapinò una giovane coppia di ucraini e finì in una comunità. Il primo marzo, un 17enne tunisino si è allontanato dalla struttura ed ora è stato condotto in carcere. A chiedere l’aggravamento della misura cautelare è stata la Procura per i Minorenni di Ancona ritenendo che il giovanissimo avesse dimostrato un atteggiamento di resistenza ad ogni programma rieducativo e una elevata pericolosità sociale. Il gip del Tribunale per i Minorenni delle Marche ha accolto la richiesta e disposto una misura più severa, così il 9 marzo scorso, gli agenti della Squadra Mobile di Macerata hanno proceduto all’arresto del 17enne che è stato condotto all’Istituto penale minorile di Bari a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Il commissario capo Matteo Luconi, dirigente della Squadra Mobile di Macerata

Erano stati gli stessi poliziotti della Mobile guidata dal commissario capo Matteo Luconi a compiere le indagini su quell’aggressione avvenuta la notte tra il 22 e il 23 gennaio in via Mozzi. In base a quanto ricostruito, verso le 2 il 17enne tunisino e un altro ragazzo avevano avvicinato con la scusa di una sigaretta una coppia ucraina di circa 30 anni. Ma i coniugi non fecero in tempo a rispondere che scattò la violenza: lei era stata strattonata per i capelli e fatta cadere a terra e il complice del 17enne le aveva sfilato il cellulare dalla tasca, mentre il marito non era riuscito a soccorrerla perché il minorenne aveva spaccato una bottiglia di vetro e gliel’aveva puntata contro. Una volta preso il cellulare i due erano scappati verso piazza Annessione ma il marito li aveva inseguiti e, prima aveva recuperato il cellulare, poi aveva raggiunto uno dei due, il 17enne. A quel punto aveva chiamato la polizia. Il tunisino, senza fissa dimora, aveva detto di avere uno zio a Macerata ma la circostanza non sarebbe stata riscontrata. Deve rispondere di rapina aggravata.

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