Macerata

Due mesi di fase 2, parola ai commercianti: «Bene ma mancano uffici e università. C’è chi ha ancora timore»

I settori sono ripartiti anche nel maceratese, ma continuano ad accusare qualche difficoltà. Parola a chi lavora nell'abbigliamento, nella bellezza e nella ristorazione

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MACERATA – Dopo due mesi dalla fine del lockdown il commercio riparte anche nel centro storico del capoluogo nonostante i clienti, in alcuni casi, abbiano ancora un po’ di timore nel frequentare locali pubblici.

«Il lavoro continua a essere molto lento e le persone sono ancora molto scettiche – racconta Franca Ercoli del negozio Pizzi e Ricami in corso Cairoli -. Mi sono dotata della macchina all’ozono che tengo sempre accesa per mantenere pulito il negozio e far stare tranquille le persone; devo dire che la presenza in città da tanti anni ha sicuramente confermato il ritorno delle clienti affezionate ma senza dubbio il lavoro è molto minore rispetto a prima. Senza considerare il fatto che siamo in estate e la gente preferisce le località costiere. Poi non siamo stati agevolati da nessuno; quello che chiediamo è di essere ascoltati e di poter proporre dei progetti per il rilancio del commercio della città».

«Il primo mese è stato senza dubbio più positivo rispetto al secondo; diciamo che fine maggio abbiamo lavorato di più rispetto a giugno – racconta Francesco Patrassi del negozio di abbigliamento Bulli e Pupe in corso Cavour -. Noi poi abbiamo due punti vendita: uno qui e uno in centro storico. Mentre in corso Cavour possiamo dire che si lavora discretamente in corso Matteotti no ma questo dipende da una crisi generale del centro storico che era un deserto già prima del lockdown».

Positiva la situazione per il settore della ristorazione come spiega Aldo Zeppilli, titolare dei tre locali del Centrale in piazza della Libertà. «Posso ammettere che non pensavamo di ripartire così bene quindi è andata meglio di quello che immaginavamo – racconta -. È indubbio che la mancanza degli uffici e degli studenti universitari si fa sentire come ugualmente le serate di Musicultura; parliamo di giornate che fanno la differenza e che ti permettono di affrontare con tranquillità l’inverno. Ma abbiamo tenuto e con il bel tempo anche le persone sono incentivate a uscire di più la sera evitando magari le località di mare che sono particolarmente affollate e caotiche. Un grazie va all’Amministrazione che ha messo in campo misure importanti per venirci incontro e stiamo anche lavorando, tra noi commercianti, per un rilancio generale del commercio e della città».

Partenza positiva ma un giugno a rilento per le parruchierie e i centri estetici. «All’inizio c’è stato un vero e proprio boom anche se in realtà pensavo di lavorare di più – racconta Simonetta Filipponi dell’omonima parrucchieria in corso Cairoli -. Insomma ci sono state molte telefonate a titolo informativo ma c’è chi ha ancora un po’ di paura e di timore nel frequentare luoghi pubblici nonostante ci siamo dotati di tutti i dispositivi di sicurezza per evitare la diffusione del contagio».

Stessa situazione per Manuela Cutrini dell’Estatica Immagine in via Zincone. «All’inizio c’è stata molta gente soprattutto perché dopo i lunghi mesi di lockdown le clienti avevano bisogno magari di tornare da noi mentre ultimamente il lavoro è un po’ sceso».

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