Macerata

Macerata più verde, Miliozzi: «Promuovere il bike sharing e realizzare parcheggi per le bici»

Il consigliere di opposizione di Macerata Insieme ha presentato un'interpellanza per promuovere la mobilità sostenibile. «Sono sempre di più le persone che si muovono in bici in città»

Macerata – Realizzare spazi per parcheggiare le biciclette, contattare aziende specializzate che si occupano di bike sharing per valutare la possibilità di attivare il servizio in città, ma anche coinvolgere l’Apm per permettere ai ciclisti di caricare i loro mezzi a due ruote anche sugli autobus. Sono queste le proposte che il consigliere David Miliozzi (Macerata Insieme) ha raccolto in un’interpellanza che verrà presentata nel prossimo consiglio comunale.

«Alcuni cittadini stanno riscoprendo il piacere di muoversi, quando possibile, senza automobile, molti in bicicletta – spiega Miliozzi -. Il nostro comune è un territorio dalla morfologia ostica, ma in ogni caso permette l’utilizzo della bici, soprattutto per i percorsi di corta-media lunghezza, in alternativa a mezzi ben più ingombranti ed inquinanti. È importante, quindi, individuare precise e idonee aree per lo stallo delle biciclette, vista la totale assenza registrata in questo momento, nonostante più volte sia stata richiamata in consiglio comunale una sensibilizzazione alla mobilità sostenibile».

Per questo con l’interpellanza, Miliozzi chiede di riservare degli spazi per il parcheggio di biciclette, definendo un concetto di delimitazione, disposizione ed organizzazione degli stalli in aree strategiche della città (ad esempio in centro, vicino alle sedi universitarie, alla stazione, al terminal bus e accanto agli istituti scolastici) e di prevedere, in prossimità di questi stalli, la possibilità di spazi di ricarica per le biciclette elettriche.

«Contestualmente – aggiunge Miliozzi – bisognerà ragionare sul coinvolgimento, per un periodo di prova, di aziende specializzate nel bike sharing e confrontarsi con l’Apm sulle modalità, già in uso in tante città italiane, di caricare la bici sui mezzi di trasporto pubblico locale, oggi meno utilizzati per l’emergenza Covid».

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