Macerata

Macerata scende in piazza contro la guerra in Ucraina: «Libertà, pace e diritti»

Tante le persone che hanno aderito alla manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil. In piazza anche diverse cittadine ucraine che hanno espresso la loro preoccupazione per i familiari lontani

Il gruppo della Cgil

MACERATA – «Vogliamo la pace ed essere parte dell’Europa». La voce è quella di diversi cittadini ucraini, da anni residenti a Macerata, che questa mattina (26 febbraio) si sono ritrovati in piazza Cesare Battisti, a Macerata, per dire no alla guerra. Al loro fianco, tanti maceratesi, politici, rappresentanti di associazioni e studenti che hanno partecipato alla manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil. Sotto una pioggia battente, tutti hanno ribadito il no alla guerra e il sì al dialogo e all’autodeterminazione dei popoli. «Non potevamo non prendere una posizione contro la guerra e siamo felici che si siano unite tantissime associazioni – ha spiegato Daniel Taddei, segretario provinciale della Cgil, affiancato da Rocco Gravina della Cisl e da Piero Polidori della Uil Rua -. Siamo contro la guerra, per la pace e siamo vicini alla popolazione colpita da questo ulteriore conflitto, ma siamo anche vicini ai tanti russi che stanno protestando con grandissima difficoltà a San Pietroburgo e a Mosca».

La bandiere ucraine sventolate alla manifestazione di oggi

Tra le tante immagini di questa mattinata in piazza, quelle di una donna ucraina che, con il suo telefonino ha ripreso tutta la manifestazione e, tra le lacrime, ha ringraziato il popolo italiano per la vicinanza. Forte la preoccupazione espressa dai cittadini ucraini per familiari e amici rimasti nel loro Paese. «Vogliamo la pace e nient’altro – aggiunge Olga Otroda da 20 anni in Italia e anche lei con parenti in Ucraina -, vogliamo stare senza Putin ed essere parte dell’Europa. Speriamo che questo dittatore si fermi al più presto». Al fianco dei sindacati sono scesi in piazza rappresentanti delle associazioni Libera, Emergency, Amnesty e Refugees Welcome, di Articolo 1, gli studenti di Officina Universitaria, ma anche esponenti politici come il consigliere regionale Romano Carancini, il sindaco di Monte San Giusto Andrea Gentili, il segretario provinciale del Pd Angelo Sciapichetti, i consiglieri comunali Ninfa Contigiani e Narciso Ricotta (Pd), Alberto Cicarè (Potere al popolo) e Ulderico Orazi (Italia Viva).

 «Siamo in piazza perché non possiamo ammutolire e cedere alla tentazione del non si può fare niente – ha detto alla piazza la consigliera Stefania Monteverde di Macerata Bene Comune -. Le parole servono, scandite a voce alta: libertà, pace, diritti. La guerra di aggressione deve diventare un tabù. Solidarietà con il popolo ucraino, vicini ai coraggiosi del popolo russo che scendono in piazza contro questa guerra, contro tutte le guerre del mondo con il popolo siriano, afghano, curdo, tutti i popoli oppressi». Assente, invece, l’amministrazione che, però, da ieri ha fatto esporre la bandiera dell’Ucraina sul balcone del palazzo comunale di piazza della Libertà, in segno «di solidarietà e vicinanza e per condannare fermamente l’invasione della Russia». Ieri, il sindaco Sandro Parcaroli, inoltre, ha scritto una lettera alla presidente della Comunità Ucraina nelle Marche per mostrare la completa disponibilità (232 ucraini vivono in città) e chiedendo alla presidente di mettere in contatto l’Ente comunale con gli ucraini che vivono a Macerata, nel caso ce ne fosse bisogno per qualsiasi motivo.

La bandiera dell’Ucraina affissa sul palazzo comunale

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