Macerata

«Macerata avrà un nuovo ospedale. Il progetto del centrosinistra era un bluff»

L'assessore regionale Filippo Saltamartini ha confermato lo stop per la struttura che avrebbe dovuto servire tutta l'Area Vasta e ha spiegato come la Regione abbia in mente una progettualità diversa

MACERATA – «Il nuovo ospedale a Macerata si farà», non sarà più la struttura unica a servizio dell’intera provincia, ma «un presidio cittadino, coerente con i bisogni della collettività, che non sarà inferiore all’esistente, ma anzi che punti sull’alta specializzazione». A fare chiarezza sulla realizzazione del nuovo ospedale di Macerata, dopo tante informazioni che ha definito «sbagliate» è stato l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini che questa mattina 10 aprile, insieme al sindaco Sandro Parcaroli, ha ribadito la volontà di realizzare la struttura che, però, sarà decisamente diversa da quella che era stata approvata lo scorso anno dalla giunta comunale e da quella regionale guidate, invece, dal centrosinistra.

Non più l’ospedale da 550 posti a servizio dell’intera Area Vasta 3, ma una struttura più grande della attuale dove i posti sono 339, che sarà realizzata «non più con il metodo del project financing, ma con un sistema di finanziamento tradizionale e con mutui che la Regione accenderà con la Cassa depositi e prestiti», ha precisato Saltamartini.

Il progetto del nuovo ospedale pensato dal centrosinistra, che ora è stato cestinato

Insieme all’assessore e al sindaco erano presenti anche i consiglieri regionali Anna Menghi ed Erminio Marinelli, il consigliere comunale Giordano Ripa e la direttrice dell’Area Vasta 3, Daniela Corsi. Prima di arrivare al nuovo progetto su cui vorrà lavorare la Regione però, Saltamartini ha ripercorso le tappe della vecchia progettazione. «L’ospedale era stato approvato dal consiglio comunale di Macerata il 10 dicembre 2018 e la giunta regionale, il 27 dicembre 2018, ha confermato l’area della Pieve come il luogo in cui doveva sorgere la struttura – ha aggiunto -. Questo, nonostante fosse un’esigenza della comunità avvertita da anni. Due le proposte di project financing presentate, ma nel novembre 2019 viene accettata quella dalla Itinera spa».

In realtà, però, l’assessore sottolinea come fosse tutto «un grande bluff» del centrosinistra dato che il progetto non si sarebbe mai potuto realizzare perché insostenibile dal punto di vista economico. «A fronte del costo iniziale dell’ospedale unico, stimato in 203 milioni di euro e affidato in gestione alla Regione fino al 2050, i costi finali, comprensivi di spese di gestione, sono stati indicati in 893 milioni – ha precisato Saltamartini -. Se, invece, l’opera fosse stata appaltata secondo i modelli tradizionali sarebbe costata 539 milioni, con un risparmio di oltre 300 milioni. Queste cifre dimostrano anche come sarebbe un’utopia pensare di poter spendere quasi un miliardo solo per l’ospedale di Macerata, quando nel Piano sanitario c’erano progetti analoghi anche per Pesaro e San Benedetto. Quindi stiamo parlando di progetti che sono stati avanzati a un anno dalle elezioni che non avevano alcuna possibilità, proprio per queste dimensioni finanziarie, di poter essere realizzati. Sono progetti miliardari, peraltro nemmeno validati dal Dipartimento per la programmazione economica del Consiglio dei ministri, né dai tecnici indicati dalla giunta regionale per valutare la congruità economica del progetto».

Quindi, sul nuovo ospedale cittadino si ricomincerà da capo, anche se l’area individuata resterà sempre la stessa, perché «sulla Pieve ci sono trattative in corso», ha aggiunto il sindaco. Troppo presto per parlare dei tempi di realizzazione, anche se è stato ribadita la voglia di realizzare la struttura «nel più breve tempo possibile», con l’assessore Saltamartini che ha detto di «volerla inaugurare» . L’unica certezza è che la prossima settimana in Regione inizierà la discussione sul nuovo piano socio-sanitario, primo step per capire le reali necessità dei nuovi ospedali.

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