Macerata

Macerata, il neo Prefetto Ferdani: «Ricostruzione, Covid, lotta allo spaccio: queste le mie priorità»

Si è insediato questa mattina e arriva da Pavia dove ha ricoperto per tre anni il ruolo di Vicario. Ferdani ha già incontrato il sindaco Carancini, il presidente della Provincia Pettinari e il Vescovo Marconi

Flavio Ferdani, prefetto di Macerata

MACERATA – Sisma, emergenza sanitaria, lotta allo spaccio e contatto diretto con il territorio. Si è insediato questa mattina, 27 luglio, il neo Prefetto di Macerata Flavio Ferdani. 62 anni, originario della Toscana e laureato in Giurisprudenza, Ferdani dal 2017 ha ricoperto il ruolo di Vicario presso la prefettura di Pavia e a Macerata – dove si è insediato oggi – riveste per la prima volta la nomina di Prefetto.

«Arrivo a Macerata dopo aver ricoperto per tre anni, a Pavia, il ruolo di Vicario in un momento molto delicato segnato dall’emergenza sanitaria – ha spiegato il neo prefetto della Provincia -. Macerata mi ricorda molto la mia Toscana e come ho avuto modo di vedere è davvero un territorio molto bello. Questa mattina ho incontrato il sindaco Romano Carancini, il presidente della Provincia Antonio Pettinari e il Vescovo Nazzareno Marconi; ho trovato molta sensibilità istituzionale come pochi, spirito di accoglienza e cortesia. In questi giorni mi sono confrontato telefonicamente con il mio predecessore, il prefetto Iolanda Rolli, che mi ha illustrato le criticità del territorio e nel pomeriggio incontrerò anche le forze dell’ordine alle quali chiederò massima collaborazione proprio perché le risposte devono arrivare dai fatti».

Il Prefetto Flavio Ferdani e il sindaco Romano Carancini

«Continuerò nel solco del mio predecessore perché credo sia stato fatto un ottimo lavoro portando al contempo qualcosa di mio – ha aggiunto il Prefetto -. Il sindaco mi ha illustrato alcune linee sensibili sulle quali continuare a lavorare come la lotta allo spaccio di stupefacenti e il controllo della movida. Indubbiamente di primaria importanza è l’emergenza legata al sisma e, come già fatto dal Prefetto Rolli, continuerò nel solco della costante attenzione ai sindaci che sono da diversi anni in prima linea e che vivono questo problema. Mi è piaciuta molto una frase del Commissario Giovanni Legnini che ha detto “è ora di passare dalle regole alle opere” e questo faremo».

Il neo Prefetto arriva da una provincia, quella pavese, che ha pagato moltissimo l’emergenza Covid. «Una emergenza con la quale non si può scherzare e in tal senso, soprattutto per il rientro a scuola a settembre, con il sindaco ci siamo già confrontati sulle modalità – ha sottolineato Ferdani -. So che Macerata, due anni fa, è stata sconvolta da fatti efferati che hanno scosso la coscienza di tutti. Appena sono arrivato qui ho letto un cartello con su scritto “Macerata città della pace” e questo dobbiamo tramandare: credo che l’idea che mi sono fatto in questi pochi giorni, durante i quali ho avuto modo di vedere gente forte, coriacea, che si rialza sempre, non sia stata minata da quanto accaduto».

Il neo Prefetto ha poi sottolineato l’importanza di mantenere un contatto costante e diretto con «le organizzazioni sindacali, le imprese, le aziende, le industrie che in questo momento vivono di certo un momento particolare; un buon rapporto con loro permetterà di anticipare e sanare eventuali contrasti che potrebbero crearsi – ha detto -. Di primaria importanza sarà poi l’aspetto della sicurezza sui luoghi di lavoro perché è importante che le aziende siano ricordate per la loro ottima capacità e non per episodi negativi. Mi piace vivere la città e ho intenzione di incontrare i sindaci della Provincia per un contatto diretto con loro; credo molto nel principio di mutua solidarietà e nell’ascolto delle esigenze del territorio».

Il neo Prefetto ha avuto modo anche di visitare, seppur di passaggio per ora, l’Hotel House di Porto Recanati, il condominio multietnico nel quale in questi anni in Prefetto Rolli ha speso moltissimo del suo lavoro arrivando a risultati importanti. «Credo che il lavoro che è stato fatto dal mio predecessore sia stato buono e continuerò anche io su questa strada».

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