Macerata

Macerata, la movida esagera Carancini risponde: «Alle 2 chiusura dei locali, no ad alcolici d’asporto»

La decisione del sindaco è arrivata dopo gli spiacevoli episodi accaduti nello scorso fine settimana. Miliozzi (Macerata Insieme): «Siamo la città in cui i giovani possono sperimentarsi e crescere insieme»

Foto di repertorio scattata prima dell'emergenza Coronavirus

MACERATA – Assembramenti, rissa e consumo eccessivo di alcool nel centro storico: scatta l’ordinanza.

È entrata in vigore ieri, mercoledì 10 giugno, l’ordinanza che porta la firma del sindaco di Macerata Romano Carancini per mettere un punto fermo agli episodi che si sono verificati nello scorso fine settimana. Sabato sera infatti, proprio nel centro storico, sono stati segnalati una rissa e un malore a causa dell’alcool oltre agli assembramenti. Nel primo caso tutto è avvenuto nella Galleria Scipione ma all’arrivo dei carabinieri i giovani se l’erano data a gambe; nel secondo caso invece la 20enne è stata trovata distesa in via Gramsci ed è stato necessario l’intervento del 118.

Il sindaco Carancini ha deciso di non stare a guardare e ha firmato l’ordinanza per non vanificare la risposta responsabile che c’era stata subito dopo la fase iniziale dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19. Dunque rimodulazione degli orari e modalità di vendita e somministrazione diverse per gli esercizi commerciali situati all’interno delle mura cittadine. Un provvedimento preso anche per tutelare i residenti del centro storico costretti dalla “movida” a convivere nelle ore notturne con comportamenti irrispettosi e incivili.

Il sindaco di Macerata Romano Carancini

«Non solo l’emanazione dell’ordinanza con gli obblighi per i locali e i clienti ma saranno rafforzati i controlli oltre gli orari di chiusura dei locali sul rispetto delle norme anticovid in particolare, sia sulla detenzione personale su suolo pubblico di alcolici in contenitori di vetro e alluminio, sia sulla somministrazione irresponsabile a minori di alcolici – ha detto il primo cittadino -. Quest’ultimo è un fenomeno che è andato via via diffondendosi tra gli adolescenti e che costituisce una delle più serie preoccupazioni che riguardano in particolar modo la degenerazione della movida».

COSA PREVEDE L’ORDINANZA

Il provvedimento stabilisce anche il divieto di vendita e di somministrazione per asporto di bevande alcoliche dalle ore 24 alle 2 del giorno seguente, in qualsiasi pubblico esercizio di somministrazione di alimenti e bevande e in qualsiasi esercizio commerciale sempre nel centro storico. E ancora dalle 22 alle 2 del giorno successivo, il divieto di vendita da asporto di qualsiasi bevanda contenuta in contenitori di vetro e di alluminio, con riferimento a tutte le attività che, a qualsiasi titolo, possono vendere bevande e situate nel centro storico. Dalle 22 alle 6 del mattino successivo ci sarà inoltre il divieto, da parte di chiunque, della detenzione di qualsiasi bevanda contenuta in bottiglie o contenitori di vetro o di alluminio sulle aree pubbliche del centro storico. Inoltre nel provvedimento del sindaco viene ribadito che le condizioni di lavoro e le condizioni di accesso alle attività devono conformarsi a quanto stabilito nelle linee guida e nei protocolli, statali e regionali, per il contenimento della diffusione del virus Covid-19.

Nell’ordinanza viene anche demandato al Comando della Polizia locale di adottare un provvedimento che regolamenti l’accesso alla ZTL anche il sabato e i giorni festivi con possibilità di entrare con le auto nella fascia oraria 10-14.

LA REAZIONE

David Miliozzi
David Miliozzi

Dopo la firma dell’ordinanza è arrivata la reazione di David Miliozzi della lista Macerata Insieme. «Vogliamo investire in modo significativo sui giovani, proponendo politiche giovanili in grado di ascoltare e dare voce alle loro necessità ed esigenze. La nostra città ha bisogno di uno slancio e questo slancio non può prescindere dal coinvolgimento delle nuove generazioni – spiega Miliozzi -. Siamo un capoluogo di provincia, punto di riferimento per tutto il territorio, ma mancano luoghi di divertimento e socializzazione all’altezza del nostro ruolo. Dobbiamo lavorare per una Macerata accogliente, innovativa e attrattiva, a cominciare dai giovani, di cui la politica parla poco e spesso in modo approssimativo. Il punto è che più che parlare di giovani, dovremmo lasciare che siano loro a parlare, ascoltare la loro voce e dargli uno spazio strutturato di espressione per costruire una comunità nuova e aperta. La prima a goderne sarebbe la nostra città, rigenerata da un’energia e una capacità di interpretare la contemporaneità che solo i giovani posseggono».

«È arrivato il momento di coinvolgere la popolazione giovanile attraverso l’utilizzo di metodologie partecipative che usano meglio degli adulti e fare in modo che le proposte partano da loro attraverso l’ascolto e la condivisione – conclude la lista Macerata Insieme -. Serve una Consulta Giovanile e servono altre occasioni di incontro e di confronto che possano dare vita a un PLG – Piano Locale Giovani – attraverso cui progettare e pianificare proposte e azioni concrete. Macerata è la città delle scuole superiori, dell’Università e dell’Accademia, lavoriamo in sinergia alla creazione di spazi di partecipazione, siamo la città ideale in cui i giovani possano sperimentarsi e crescere insieme».

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