Macerata

Macerata, mancano 37mila euro dal conto della madre: figlio condannato

L'uomo, un 49enne, era stato nominato amministratore di sostegno dell'anziana. Accusato di peculato, oggi è stato condannato a cinque anni e tre mesi di reclusione

Il tribunale di Macerata

MACERATA – Rette di una 80enne non pagate alla casa di riposo, figlio condannato a cinque anni e tre mesi di reclusione. Era accusato di peculato. La sentenza è stata emessa oggi dal collegio 1 del Tribunale di Macerata presieduto dal giudice Roberto Evangelisti. Sul banco degli imputati c’era un 49enne maceratese accusato di essersi appropriato del denaro del genitore, in totale 37.391 euro, non ottemperando alle richieste formulate dal giudice tutelare di presentare una relazione sulla gestione dei soldi dell’anziana.

I fatti risalgono al 2018, all’epoca a una donna di 80 anni con un’invalidità importante a causa di alcune malattie di cui soffriva, era stato nominato un amministratore di sostegno, il figlio, che avrebbe dovuto provvedere ad aiutarla nella gestione delle attività quotidiane. Date le sue condizioni, l’anziana non poteva essere assistita a casa, per cui era stata affidata alle cure degli operatori di una casa di riposo a Sant’Angelo in Pontano. Dopo qualche tempo, però, la struttura segnalò che non erano state pagate delle rette e la vicenda finì all’attenzione del giudice tutelare del Tribunale di Macerata Franca Pecorari che chiese chiarimenti al figlio.

Non ottenendo risposte il giudice gli revocò il mandato e il 1° marzo 2019 nominò quale nuovo amministratore di sostegno dell’anziana l’avvocato Roberta Bizzarri. Da quanto emerso, fino a febbraio 2019 la casa di riposo aveva maturato un credito di 11.726 euro di rette non pagate, in parte colmate con la vendita dell’usufrutto su un immobile che l’anziana aveva, fatta dalla nuova amministratrice. Ma per l’accusa gli ammanchi sarebbero stati ben più elevati. In base a quanto ricostruito dall’accusa, oggi sostenuta in aula dal pubblico ministero Claudio Rastrelli, da luglio del 2018 a marzo del 2019 il figlio si sarebbe appropriato di 37.391 euro della madre (l’anziana sarebbe morta poco dopo, ad agosto del 2019). Oggi 49enne, l’uomo è stato condannato a cinque anni e tre mesi. I giudici hanno anche disposto la confisca dei beni dell’imputato fino ad arrivare alla cifra di 37.391 euro.

© riproduzione riservata