Macerata

Macerata in Consiglio regionale: i nomi di chi entra e di chi non ce l’ha fatta

Dopo il clamoroso ribaltone elettorale nelle Marche, che ha portato il centrodestra per la prima volta alla guida della regione, ecco chi sono gli eletti della circoscrizione territoriale. Probabile assessorato alla Leonardi

Il consiglio regionale

MACERATA- Per la circoscrizione di Macerata, in maggioranza ci sono due seggi per Fratelli d’Italia con Elena Leonardi e Pierpaolo Borroni, due per la Lega con Filippo Saltamartini e Renzo Marinelli e uno per Forza Italia con Gianluca Pasqui. All’opposizione un seggio per il Partito Democratico con Francesco Micucci.

Filippo Saltamartini

Per quanto riguarda il Maceratese il più votato in Provincia è stato il vice sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini con 3.817 preferenze. «Grazie a tutte le elettrici e gli elettori che hanno avuto fiducia in me – ha commentato il neo-eletto -. Cercherò con tutto l’impegno possibile di non deludervi e soprattutto di progettare il futuro nostro e dei nostri figli come da tempo auspichiamo. Grazie a Matteo Salvini e alla Lega per avermi dato questa opportunità».

Renzo Marinelli

Dietro di lui, con 3.710 preferenze, sempre in forza al Carroccio, c’è il sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli. «Oggi inizia per me una nuova avventura ed una grande sfida – ha detto -. Finalmente abbiamo la possibilità di rappresentare al meglio la nostra Regione che ha un immenso bisogno di rinascere e ritornare a credere in un futuro migliore. Felicissimo del risultato ottenuto, vorrei ringraziare in primis la mia famiglia e tutto il gruppo che mi ha sempre sostenuto ed aiutato ogni giorno, tutti gli elettori che mi hanno dato fiducia e la Lega per avermi scelto. Insieme abbiamo raggiunto un grande risultato ed insieme andremo in Regione per concretizzarlo».

Gianluca Pasqui

Per gli azzurri in Consiglio regionale ci sarà l’ex sindaco di Camerino Gianluca Pasqui con 2.203 preferenze. «Grazie. Il risultato ottenuto ripaga tutte le persone che mi sono state accanto in queste intense settimane di campagna elettorale e riporta, finalmente, dopo tanti anni Camerino ad essere rappresentata in consiglio regionale – ha commentato il rappresentante di Forza Italia -. La risposta della mia città è stata davvero commovente: il messaggio che ho voluto lanciare è stato compreso. In Regione sarò il rappresentante di tutti e grazie a Forza Italia che mi ha dato questa opportunità, credendo nella mia persona e nei valori che ho sempre cercato di rappresentare».

Pierpaolo Borroni

Per Fratelli d’Italia entra l’assessore al commercio di Civitanova Pierpaolo Borroni con 2.224 preferenze. Passa dai banchi dell’opposizione a quelli di maggioranza con la possibilità di aggiudicarsi un assessorato Elena Leonardi, di Fratelli d’Italia, che ha portato a casa 3.737 voti.

Elena Leonardi
Elena Leonardi
Francesco Micucci

Succede il contrario invece per il dem Francesco Micucci che conquista l’unico seggio del Pd nella minoranza con 2.353. «È evidente che sia stato dichiarato un desiderio di cambiamento e che quindi ci siano delle evidenti responsabilità del Pd ma non solo, visto che nella coalizione di centrosinistra l’unica lista che elegge è Rinasci Marche – ha commentato Micucci -. Ora chi puntava il dito ha la possibilità di dimostrare quali siano le sue vere capacità amministrative e non ci saranno più scuse né avversari su cui scaricare le colpe. Nonostante la consapevolezza di dover disputare una partita molto difficile queste elezioni erano partite con l’ambizione di poter governare con il centrosinistra ma, mio malgrado, mi trovo all’opposizione come unico consigliere eletto per l’intera provincia di Macerata. Essere all’opposizione da soli non sarà semplice ma mi impegnerò al massimo per tenere fede al mio patto con i cittadini, vigilando sull’operato della Regione. Faccio i miei complimenti all’amico Romano Carancini, sindaco uscente di Macerata, su cui sono risultato vincitore solo per una manciata di voti. Per quanto riguarda Civitanova è stato confermato che gli elettori hanno voltato le spalle a chi fa politica solo per mero interesse personale, tenendo più alla propria poltrona che al ruolo che riveste. Mi riferisco al sindaco Fabrizio Ciarapica (1.733 voti, ndr.) che ne esce con le ossa rotte nonostante una lista fatta a suo uso e consumo. Quasi la totalità dei sindaci uscenti, di ogni colore politico, ha ottenuto buoni risultati tranne lui, il cui flop la dice lunga anche sulla sua condotta come primo cittadino. Le sue bugie elettorali non sono bastate ad ingannare gli elettori. Stessa sorte è toccata al suo ex assessore Gabellieri, anche lei bocciata senza appello. Ora vedremo se Ciarapica opererà una fuga da Civitanova o se cercherà di riattaccare i cocci rotti, prolungando la sua agonia a danno della città» ha concluso Micucci.

Rimangono fuori dal Consiglio regionale il candidato della Lega Anna Menghi ex sindaco di Macerata con 2.507 voti; l’ex primo cittadino del capoluogo Romano Carancini, in forza al Partito Democratico, con 2.348 preferenze, l’assessore di Recanati Francesco Fiordomo (Italia Viva) con 2.245 voti e il primo cittadino di Tolentino Giuseppe Pazzanesi in forza a Civitas, con 2.059 preferenze.

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