Macerata

Macerata, consegnate in Comune le 400 firme per dire no all’antenna 5G

Non si ferma la protesta nella frazione di Sforzacosta, dopo la richiesta della Iliad di installare un'antenna nel piazzale della stazione. «Serve una soluzione diversa»

Marco Menchi e Ninfa Contigiani

MACERATA – La protesta contro l’antenna 5G che la Iliad ha chiesto di realizzare a Sforzacosta non si ferma. E questa mattina le 400 firme raccolte nella frazione per chiedere di spostare il progetto, sono state depositate in Comune da Marco Menchi, residente nella frazione ed ex consigliere comunale e dalla consigliera del Pd, Ninfa Contigiani.

«Si è trattato di chiedere, ancora una volta, una diversa soluzione rispetto all’istallazione dell’antenna Iliad nel piazzale della stazione di Sforzacosta dando seguito alla volontà dei tanti residenti che hanno partecipato – spiegano Menchi e Contigiani -. Le firme sono state presentate come strumento messo a disposizione dell’amministrazione proprio per poter riaprire con l’operatore telefonico la partita della localizzazione in altro luogo, diverso dal centro di una zona residenziale».

Le firme sono state consegnate all’assessore Laura Laviano e al dirigente dell’ufficio Tecnico, Tristano Luchetti. E l’amministrazione «si è impegnata a valutare nuove possibilità di collocazione», come spiegano i due presentatori anche «valutando alcune ipotesi alternative e tenendo conto del disagio cui verrà creato all’organizzazione di ‘Macerata soccorso’ che, nell’area della stazione, ha una parte del proprio deposito mezzi e attrezzature».

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