MACERATA – Se la parola d’ordine all’interno del Pd provinciale era ritrovare la coesione dopo le ultime sconfitte elettorali e alcune fratture interne, l’assemblea di oggi (12 febbraio) sembra essersi mossa proprio in questa direzione.
Tutte le nomine, infatti, sono state accolte senza troppi “mal di pancia” e già si guarda ai prossimi appuntamenti sui territori. Accanto al segretario provinciale Angelo Sciapichetti, sono stati nominati due vice: Claudio Cavallaro (per la zona montana) e Andrea Gentili (per la zona costiera). Tesoriere, invece, è stato confermato Giovanni Scoccianti, mentre Osvaldo Messi è stato nominato presidente dell’assemblea. Equamente divisa tra 12 uomini e 12 donne, la direzione provinciale, composta da: Franco Antonini, Claudio Cavallaro, Fausto Cavalieri, Raffaele Consalvi, Cinzia Foscato, Giulia Foglia, Andrea Gentili, Lidia Iezzi, Luigina Loreti, Valentina Morlini, Rossella Berpiti, Roberto Paoloni, Cesarina Pazzelli, Anna Quercetti, Narciso Ricotta, Francesca Sabbatini, Cristiano Saletti, Giovanna Salvucci, Giovanna Sartori, Giulio Silenzi, Vera Spanò, Massimo Sparapani, Giorgio Verdolini e Leonardo Virgili.
Tra le altre nomine accolte senza alcuna criticità, quella del cingolano Raffaele Consalvi nominato responsabile dei circoli, del sindaco di Montecassiano, Leonardo Catena alla guida degli Enti locali, mentre Rodolfo Frascarello sarà il responsabile dell’ufficio organizzativo. Diversi i giovani, invece, inseriti nella nuova segreteria di cui faranno parte Marco Belardinelli, Michele Paolella, Elvis Castagna, Antonella Ciccarelli, Massimo Montali, Fabrizio Ferretti, Matteo Pascucci, Alessandro Palestrini, Franco Frapiccini, Rossella Nerpiti e Francesco Giubileo. Coordinatrice della segreteria sarà Alessia Scoccianti.
Il segretario Sciapichetti oltre a tracciare la linea, che prevede un maggiore coinvolgimento dei territori, a partire proprio dalle assemble che dovranno essere organizzate in forma itinerante nei vari comuni, ha raccolto anche gli stimoli arrivati dagli iscritti, tra cui quello di puntare su una nuova comunicazione unitaria che faccia davvero uscire la voce del partito e non più solo quella dei singoli.
