Macerata

Macerata, una colletta per aiutare il Comune: «Seicento euro li raccogliamo noi»

Il consigliere Alberto Cicarè critica la decisione della giunta di uscire dal “Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani" per risparmiare i soldi della quota annuale

Macerata, il consigliere Alberto Cicarè

Macerata – «Al Comune mancano 600 euro? I soldi li raccogliamo noi». È un mix tra impegno e provocazione, la proposta lanciata dal consigliere di opposizione Alberto Cicarè (Strada Comune – Potere al popolo) che ha aperto una sottoscrizione per raccogliere quei fondi che il Comune ha deciso di risparmiare, non rinnovando l’adesione al “Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani”.

La scorsa settimana, infatti, la giunta ha deliberato di recedere dal Coordinamento che, dal 1986 si occupa di promuovere l’impegno di Comuni, Province e Regioni per la pace e i diritti umani, per motivi economici e di risparmio: «A seguito di una attenta valutazione sia delle linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato amministrativo, sia della situazione finanziaria dell’Ente – si legge, infatti, nella delibera -, in un’ottica di crisi economica anche dovuta all’attuale pandemia da Covid-19 e di una conseguente
ricerca di riduzione della spesa pubblica da parte del Comune di Macerata, è intendimento di questa amministrazione provvedere alla riduzione e semplificazione delle attività e dunque anche al recesso, suo malgrado, dal “Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani”
la cui adesione comporta il pagamento di una quota annuale». Quota annuale che è, appunto, di 600 euro.

Una motivazione che non convince Cicarè che sottolinea come «il problema di un bilancio comunale non possono essere 600 euro annui, per cui dietro la decisione ci saranno sicuramente motivazioni di natura politica: forse non si vuole che Macerata sostenga la pace? Forse non si vuole che i bambini apprendano la cultura della fratellanza tra i popoli? Forse serve per giustificare le tante guerre che i governi finanziano nel mondo? Nel dubbio – incalza il consigliere – abbiamo deciso di fidarci delle spiegazioni date da Sandro Parcaroli e dalla sua giunta secondo cui è un problema di soldi». E così è stata aperta una sottoscrizione a cui si può aderire o facendo un bonifico all’indirizzo Iban: IT75B3608105138293648993656 inserendo nella causale “Macerata per la pace”, oppure donando la propria quota di persona, contattando il consigliere attraverso la pagina facebook “Alberto Cicarè consigliere comunale”.

Tutti i soldi raccolti serviranno solo al progetto, spiega il consigliere, ma «se il Comune dovesse decidere comunque di non attuare l’iscrizione o nel caso in cui non si raggiungessero i 600 euro necessari, i soldi saranno investiti per sostenere i cittadini in difficoltà».

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