Macerata

Macerata, circonvenzione d’incapace: 50enne a processo. Assolta una donna di 40 anni

La vittima, un 53enne affetto da un’insufficienza cerebrale di lieve entità avrebbe consegnato circa 2.000 euro. I fatti sarebbero avvenuti a ottobre del 2020

MACERATA – Circonvenzione di incapace, un 50enne a giudizio, assolta la coimputata. Si è chiuso oggi il procedimento a carico di due maceratesi, un uomo di 50 anni e una donna di 40. I fatti contestati risalgono ad ottobre del 2020 quando secondo la ricostruzione accusatoria i due avrebbero avvicinato a più riprese un 53enne che lavora in ospedale e che è affetto da un’insufficienza cerebrale di lieve entità (per questo motivo suggestionabile) inducendolo, più volte e ogni volta con una scusa diversa, e in alcune occasioni intimorendolo, a consegnargli diverse somme di denaro per arrivare a un totale di 2.000 euro.

Da sx le avvocatesse Lucrezia Gentili e Raffaella Cesari

All’epoca la vittima si recò in questura per denunciare i fatti specificando che a chiedergli insistentemente i soldi e a incutergli paura era l’uomo, mentre la donna lo avrebbe cercato qualche volta sul posto di lavoro ma senza trovarlo e qualche volta si era presentata insieme al 50enne. Entrambi accusati di circonvenzione di incapace, oggi i due coimputati hanno scelto strade diverse.
La donna, ex compagna di Innocent Oseghale (il nigeriano per il quale oggi nell’appello bis è stato confermato l’ergastolo per l’omicidio aggravato dalla violenza sessuale di Pamela Mastropietro), tramite l’avvocato Lucrezia Gentili ha chiesto di procedere con il rito abbreviato, mentre il 50enne difeso dall’avvocato Raffaella Cesari non ha richiesto riti alternativi. Quest’ultimo è stato rinviato a giudizio (il processo a suo carico si aprirà il 1° dicembre prossimo) mentre la 40enne è stata assolta “per non aver commesso il fatto”. Anche il pubblico ministero Claudio Rastrelli aveva chiesto l’assoluzione per l’imputata.

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