Macerata

Macerata, centrodestra unito con il candidato Parcaroli: «Governerò con i maceratesi la città che amo»

Tra applausi e commozione il patron della Med Store ha annunciato la sua candidatura a sindaco. Sullo sfidante del centrosinistra: «Io non ho nulla da spiegare, lui sì: gli ultimi anni di scelte politiche»

Il candidato sindaco del centrodestra Sandro Parcaroli insieme alla sua coalizione

MACERATA – «Mi hanno detto di non essere maceratese ma io ho scelto Macerata come ho scelto mia moglie; non sono nato con lei ma l’ho sposata perché la amo e scelgo ugualmente Macerata perché la amo. Da questo momento inizia la competizione leale e improntata al rispetto dell’avversario e spero che la politica non mi cambi». Tra applausi e commozione il patron della Med Store Sandro Parcaroli ha annunciato ufficialmente la sua candidatura a sindaco di Macerata alle prossime elezioni amministrative unendo il centrodestra del capoluogo.

Presente questo pomeriggio a Vere Italie, il ristorante della famiglia Parcaroli, anche il candidato governatore del centrodestra Francesco Acquaroli. Insieme a lui anche il commissario regionale della Lega Augusto Marchetti, l’onorevole Tullio Patassini e il senatore Giuliano Pazzaglini oltre agli esponenti locali della destra maceratese.

«Oggi siamo qui a sancire un’unità che non si vedeva da anni per una città come Macerata che è ricca di storia e di tradizione – ha detto Marchetti -. Onore a imprenditori come Sandro che ha sempre operato nel bene della città. E il nostro programma partirà proprio dal rilancio, dall’economia e dalla sicurezza e chiunque si riconoscerà in questo programma sarà benvenuto. Siamo pronti a scrivere una pagina di storia e la penna si chiama Sandro Parcaroli».

Il candidato governatore del centrodestra Francesco Acquaroli

«Ci sono un clima e una voglia diffusa di cambiamento nel nostro territorio e questa è un’occasione che non può essere perduta dalla nostra coalizione compatta – ha aggiunto il candidato governatore Acquaroli -. Le Marche non hanno bisogno di persone che giudicano da fuori ma di persone che si mettono in gioco con grande coraggio».

La parola poi all’imprenditore che è sceso in campo dopo una volontà comune manifestata dalla coalizione di centrodestra confluita sui suo nome. «Non ho accettato subito l’offerta che mi era stata fatta perché chi mi conosce sa che vivo tutto con grande responsabilità – ha detto Parcaroli -. Ho valutato seriamente ciò che mi è stato chiesto e dopo un discorso profondissimo ho deciso di accettare mettendomi al servizio del centrodestra ma soprattutto di Macerata. In molti mi hanno ringraziato ma sono io a ringraziare voi per la fiducia che avete riposto in me».

Il commissario regionale della Lega Augusto Marchetti e la coalizione di centrodestra

«Intraprendo questa avventura che mi auguro ci unirà tutti con un progetto di rilancio della città – ha continuato Parcaroli -. Lo faccio perché ho ricevuto tanto da questa città e dal suo territorio e sento il bisogno di restituire quello che mi è stato dato. Sfidando la sorte di un centro storico che perde attività commerciali e PIL ho scelto di aprire qui un ristorante. Da due anni ho deciso di essere vicino alla Montalbano Volley scommettendo sul fatto che Macerata potesse tornare nelle serie alte della pallavolo. Io credo nello sport perché penso sia un insegnamento di vita per tanti ragazzi. Proprio ieri sera ho ricevuto un video di alcuni ragazzi di colore che erano sotto al Palace e si stavano prendendo a botte; ecco questo non lo tollero perché voglio riprendermi Macerata e poter andare a spasso con i miei nipotini anche a mezzanotte. E poi credo nella cultura e nello Sferisterio e sarò sempre presente con la mia azienda perché Macerata deve tornare a vivere».

«Mi accusano di non essere maceratese ma io amo Macerata; l’ho scelta come ho scelto mia moglie. Non sono nato con lei ma l’ho sposata perché la amo come scelgo la città perché la amo – ha aggiunto il candidato del centrodestra che ha poi parlato degli ultimi anni di Governo della città -. Qui c’è un’eredità di valori e di bellezze che è andata persa con gli ultimi venti anni di Governo della sinistra; un centro storico deserto e abbandonato è la prova evidente di quello che è accaduto e Macerata ha perso le risorse per la sua crescita, ha perso la sua identità. Macerata è un capoluogo di provincia e la situazione è gravissima. Ma io sono allenato a trovare soluzioni e non a creare problemi; sono abituato a combattere e a non arrendermi; se qualcuno ha pensato che per Macerata non ci fosse nulla da fare è perché non ha mai fatto impresa. Io sono un sognatore ma anche un visionario: ho portato la Apple in Italia quando nessuno la conosceva e sono partito da un garage di Camerino con pochi soldi in tasca; sono venuto qui pensando di poter dare lavoro a tante persone e così è stato».

Il candidato del centrodestra Sandro Parcaroli

«Il mio cuore batte per Macerata e così sarà per sempre – ha continuato l’imprenditore -. Mi hanno detto che sono digiuno di politica. Sì è vero. Se sarò sindaco infatti governerò con i maceratesi questa città e il contributo di ognuno sarà colto e valutato; la mia porta è sempre aperta. Se risorgeremo non sarà Sandro Parcaroli ad avere il merito della ricostruzione ma saranno tutti i cittadini. Insomma sono un uomo del fare e le chiacchiere le lascio ai politici di professione».

Il candidato del centrodestra ha poi parlato del suo sfidante del centrosinistra. «Indubbio dire che è in vantaggio in termini di tempo ma c’è un aspetto importante che non va sottovalutato; io non devo spiegare nulla mentre lui sì. Deve spiegare gli ultimi anni di scelte politiche perché il passato non tradisce ma insegna. La coalizione di centrodestra potrà parlarvi di futuro e Macerata ce la farà solo se farà delle scelte coraggiose nel presente. Da questo momento inizia la competizione leale e improntata al rispetto dell’avversario e spero che la politica non mi cambi».

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