Macerata

Macerata, il canile ai tempi del Covid-19: «Tantissime richieste di adozione»

Tempi difficili anche per la struttura in contrada Acquesalate che da vent'anni ospita gli animali abbandonati. In questo momento di emergenza generale, come moltissime altre realtà, ha dovuto chiudere a causa delle restrizioni legate al Coronavirus

Tre, uno degli ospiti del Canile di Macerata (9 anni, da 6 nella struttura)

MACERATA – Venti lunghi anni di storia quelli del Canile Municipale di Macerata che, come moltissime altre realtà, ha dovuto attualmente chiudere a causa delle restrizioni legate al Covid-19. La struttura, che si trova in contrada Acquesalate, è in grado di ospitare circa 280 animali abbandonati. Al momento gli operatori provvedono ovviamente alla cura degli animali, anche grazie alla collaborazione del veterinario Pierpaolo Pandolfi, ma sono sospese tutte le altre attività.

«Possiamo dire che in questo momento di emergenza generale, dove purtroppo alcuni animali vengono lasciati soli in casa perché il padrone è ricoverato in ospedale o peggio abbandonati perché c’è chi crede possano trasmettere il virus, qui a Macerata abbiamo un’oasi felice – spiega Alexandra Florescu, presidente dell’associazione Argo che, insieme all’associazione Meridiana si occupa della struttura -. Non sono entrati cani dai primi di marzo e questo è sinonimo del fatto che i maceratesi si sono resi conto che il contagio che passa attraverso l’animale è una vera e propria bufala».

«Per quanto riguarda la questione degli animali che si trovano da soli in casa perché i padroni sono stati ricoverati dopo essere stati contagiati dal Covid-19, la cooperativa Meridiana ha messo a disposizione dei cittadini un servizio di pensione in collaborazione, con il comune di Macerata, del costo di 2,50 euro al giorno per accogliere l’animale nella nostra struttura – spiega la presidente -. Nel caso in cui ci si trovi davanti a situazioni di padroni con difficoltà economiche, comprovate ovviamente dai Servizi Sociali del comune, è la stessa associazione Argo che si occupa delle spese».

«Nel caso in cui dovessero esserci delle situazioni di quarantena o di cani che purtroppo rimangono da soli in casa, i volontari Argo sono pronti a intervenire nelle case delle persone con tutte le dovute accortezze e precauzioni– ha aggiunto la presidente Florescu -. Al momento abbiamo solo un cane a pensione perché credo che molti si siano organizzati da soli anche se è capitato di ricevere chiamate di persone che dicevano di aver salvato il numero del Canile in rubrica nell’eventualità in cui fosse successo qualcosa».

«In questo periodo abbiamo ricevuto tantissime richieste per le adozioni segno anche del fatto che c’è molta sensibilità verso gli animali che, da sempre, rappresentano un vero e proprio amico o componente della famiglia in grado di dare amore in modo incondizionato – ha concluso la presidente dell’associazione Argo -. Purtroppo però al momento siamo fermi e non le possiamo portare avanti; quando la situazione di emergenza finirà ci auguriamo di poter ripartire».

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