Macerata

L’Ircr di Macerata in prima linea contro la solitudine: «Ecco il progetto dell’abitare condiviso»

Destinato agli over 65 soli o in condizione di fragilità. Tanti appartamenti all'interno di palazzo Legato Filati, in cui sono previsti spazi da vivere in comunità

Macerata – Aprendo uno dei tanti portoni di piazza Mazzini si può entrare in un condomino dove la vita di comunità, la voglia di stare insieme e aiutarsi reciprocamente è “di casa”. È proprio all’interno di palazzo Legato Filati, infatti, che l’Ircr ha dato vita la progetto “Ma maison”, tanti piccoli appartamenti destinati agli over 65 che vivono soli o in condizione di fragilità dove, al di là del proprio portone di casa, si possono trovare spazi in comune da condividere con gli altri inquilini del palazzo.

«Proseguiamo sulla strada del servizio alla persona, con “Ma Maison” si è ampliata l’offerta e si offre un’opportunità nuova al territorio e alla comunità: un’iniziativa importante, volta a soddisfare le esigenze di chi può e vuole vivere una terza e quarta età piena e tutelata – spiega il presidente dell’Ircr, Giuliano Centioni -. In particolare negli ultimi mesi, con il Covid, tante persone nonostante fossero autonome hanno sperimentato la vera solitudine e spesso, non potendo uscire di casa, non sapevano a chi rivolgersi. All’interno di questo condominio, invece, sono gli altri che ti vengono in aiuto, senza che il singolo debba stare sempre a chiedere se ha bisogno di qualcosa».

Uno degli appartamenti da affittare in piazza Mazzini

Gli appartamenti hanno una metratura che varia dai 45 ai 65 metri quadri, con vista su piazza Mazzini o su viale Trieste. Oltre al servizi portineria, nel palazzo ci sono spazi comuni in cui prendere un tè con gli altri, vedere la televisione insieme e fare due chiacchiere. Non mancano anche i servizi di supporto alla persona, perché c’è del personale a disposizione per andare a fare la spesa o a prendere dei medicinali per aiutare le persone con difficoltà motorie o che non si sentono bene. Previsto anche il servizio di telesoccorso.

«Per arricchire la gamma dei servizi – conclude Centioni – stiamo pensando anche ad alcune attività ricreative da effettuare nel palazzo come corsi base d’informatica, letture creative o corsi per l’utilizzo dello smartphone».

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