Macerata

Dice di aver lasciato la moglie ma lei scopre che non è vero, lo allontana e lui la perseguita: condannato

Quattro mesi di reclusione e 3.000 euro di risarcimento alla parte civile è la pena inflitta dal giudice del Tribunale di Macerata a un 47enne del capoluogo. I fatti risalgono al 2014-2015

Il tribunale di Macerata

MACERATA – Inizia a corteggiare una giovane dicendole di aver lasciato la moglie, ma quando lei scopre che non è vero lo allontana e lui la perseguita. Un 47enne è stato condannato a quattro mesi di reclusione e al pagamento di 3.000 euro di risarcimento alla vittima. È stata questa la sentenza emessa dal giudice del Tribunale di Macerata Federico Simonelli (il pm Francesca D’Arienzo aveva invece chiesto una pena più severa, due anni di reclusione) nei confronti di un romeno residente a Macerata accusato di stalking e violenza privata. La vittima, parte civile con l’avvocato Paolo Giustozzi (sostituito in aula per la discussione dal collega Donatello Prete), è una donna di otto anni più giovane.

I fatti risalgono al periodo compreso tra novembre del 2014 e fine dicembre del 2015. Prima di allora imputato e persona offesa si conoscevano già, lei era divorziata e lui sposato, a un certo punto tra i due ci sarebbe stato un avvicinamento, lui avrebbe iniziato a corteggiarla assicurandole di aver lasciato al propria moglie e lei non avrebbe rifiutato quelle attenzioni. Dopo non molto però la giovane scoprì che in realtà lui e la moglie non si erano mai lasciati e a quel punto decise di allontanarlo. Da quel momento per la donna iniziò un incubo: telefonate, messaggi, appostamenti sotto casa, inseguimenti in auto e minacce.

La giovane dopo quell’esperienza iniziò una relazione con un altro uomo e l’imputato avrebbe minacciato anche lui: «Se non lo lasci lo faccio sparire», le avrebbe detto una volta. Il 47enne le avrebbe intimato di rispondergli a messaggi e chiamate lasciandole biglietti minacciosi sul cofano dell’auto. Una volta con la propria auto le avrebbe tagliato la strada costringendola a fermarsi. Alla fine lei lo aveva denunciato. Finito sotto processo per stalking e violenza privata ieri l’uomo è stato condannato. L’imputato è difeso dall’avvocato Alberto Pepe, sostituito in aula dalla collega Gloria Baioni.

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