Macerata

Incendio alla Orim di Macerata, 20mila euro di risarcimento al Comune

L'Ente e l'azienda pronte a sottoscrivere un accordo transattivo che coprirà le spese sostenute dal Comune dopo il rogo. L'Ente rinuncia così a costituirsi parte civile al processo penale

MACERATA – Il Comune di Macerata pronto a revocare la costituzione di parte civile nel processo penale contro la Orim. L’Ente e l’azienda di smaltimento di rifiuti speciali di Piediripa, infatti, hanno deciso di sottoscrivere un accordo transattivo per il risarcimento delle spese sostenute dal Comune a seguito dell’incendio che, il 6 luglio 2018, è divampato all’interno di un capannone dell’azienda.

Lo scorso anno il Comune, infatti, si è costituito parte civile nel procedimento penale aperto al tribunale di Macerata per chiedere il risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale subito dopo l’incendio, che consisteva nelle spese straordinarie affrontate per il supporto alle indagini ambientali e per il personale impiegato nell’intervento, quantificato in circa 11mila euro e per un danno di immagine stimato in 50mila euro.

Ora, però, si è giunti a un accordo. La Orim, quindi, verserà al Comune 19.995,34 a titolo di risarcimento, di cui 4.220,22 come rimborso per le spese straordinarie sostenute dell’Ente per il supporto alle indagini ambientali; 4.775,12 per coprire le spese legali sostenute dal Comune per costituirsi parte civile nel procedimento penale e 11mila euro per coprire i costi sostenuti per lo spostamento dell’area giochi che si trovava nello spazio verde di via Metauro, a pochi metri da dove si era sviluppato l’incendio.

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