Macerata

Le imprese della moda ripartono dalle fiere di settore con «grande entusiasmo ma con il calo dei buyers stranieri»

«Le fiere per noi sono importantissime, se dovessimo non farle più potremmo rischiare anche la chiusura» ha detto Giuseppe Camerlengo dell'omonimo calzaturificio di Monte San Giusto

Riparte con la giusta determinazione e con le modalità adeguate nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione di Covid-19, la stagione fieristica della moda primavera-estate 2021. Le aziende di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo saranno impegnate con le fiere tra le più importanti della stagione, tra cui Micam, White, Mipel, Linea Pelle e The One. Una fiera che però dovrà fare i conti quest’anno con l’assenza dei buyers stranieri, principalmente quelli russi, americani, asiatici.

«Nella location di Milano Rho dal 20 al 23 di settembre – ha detto Moira Amaranti, Presidente Nazionale della Calzatura – si terranno in contemporanea, a parte White che avrà luogo nella consueta via Tortona dal 24 al 27 settembre, le fiere dedicate alle collezioni primavera/estate 2021. Queste edizioni saranno caratterizzate da una importante razionalizzazione delle collezioni che, riducendosi in ordine di numero complessivo di pezzi-campione, saranno comunque l’emblema dello stile italiano, dell’innovazione, della capillare ricerca di nuovi materiali e dell’eco sostenibilità. In questo periodo si è cercato di concentrarsi nel costruire e ideare produzioni che possano stimolare i buyer e invogliarli all’acquisto, sorprendendoli con la maniacale cura nella creazione dei prodotti, con i nuovi contenuti di stile e dal valore etico, e non per ultimo, con la garanzia del 100% Made in Italy. Verranno proposte collezioni che hanno collaudate e intrinseche caratteristiche che già in passato hanno portato a risultati di vendita al cliente finale di assoluto rilievo, garanzia pertanto per chi preferisce il nostro stile di velocità nel turnover di scaffale».

«A maggio abbiamo ripreso la nostra attività con tutte le attenzioni dovute ma abbiamo dovuto attraversare dei mesi difficili a partire da febbraio con l’annullamento del Micam – spiega Giuseppe Camerlengo dell’omonimo calzaturificio di Monte San Giusto -. Le fiere per noi sono importantissime perché se dovessimo non farle più potremmo rischiare anche la chiusura. Ovviamente quest’anno saranno degli appuntamenti “diversi” che dovranno fare i conti con la mancanza dei buyers che arrivano dalla Russia, dall’America, dall’Asia; la speranza è che si possa lavorare con l’Europa».

«Il Micam ripartirà con 500 espositori rispetto ai mille delle passate edizioni: un calo quindi del 50% – ha aggiunto Camerlengo -. Sarà insomma una fiera un po’ a metà ma sulla quale tutti noi investiamo. Ricordiamo che il distretto fermano-maceratese della calzatura fa parte dell’area di crisi complessa; noi, come aziende, ce la stiamo mettendo tutta ma abbiamo bisogno di aiuto da parte del Governo. Ringraziamo invece la Camera di Commercio e le associazioni di categoria che ci stanno dando un grande supporto».

«Le imminenti fiere – ha aggiunto Paolo Capponi dell’Ufficio Export di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo – in conseguenza della brutale pandemia stanno registrando una riduzione di partecipazione da parte delle imprese che in alcuni casi va oltre il 50% delle presenze sia nazionali che estere. Per quanto riguarda la partecipazione delle nostre aziende abbiamo riscontrato un calo medio pari al 40% dovuto perlopiù all’impossibilità, a detta dei nostri imprenditori, per non aver avuto la concentrazione necessaria per la predisposizione delle collezioni e per la generale mancanza di liquidità. Un plauso su quest’ultimo punto va fatto alla Camera di Commercio delle Marche e al suo Presidente Gino Sabatini, per aver sapientemente predisposto un importante voucher dedicato alle aziende che parteciperanno alle prossime manifestazioni fieristiche. Non tralasciamo inoltre gli importanti provvedimenti messi in essere da Ice sulla gratuità di alcuni servizi e sulla partecipazione alle fiere estere, e quelli di Simest con i finanziamenti alle imprese rivolti all’export. Molto interessante – conclude Capponi – il qualificato e-commerce in piattaforme di assoluto rilievo, messo a disposizione da molti enti fieristici a supporto e a integrazione della fiera stessa che permetterà, oltre ai giorni in presenza, di prolungare e ampliare fino alle prossime edizioni autunno-inverno i tempi e le opportunità commerciali tra buyer ed imprese».

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