Macerata

Macerata, imbratta con lo spray la fotocellula della sbarra di ingresso all’ospedale. A processo

L'uomo, un invalido 69enne, per ben tre volte avrebbe spruzzato la vernice sul sensore danneggiandolo. Identificato dalle telecamere dell'Asur è finito sul banco degli imputati. Ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato

Il tribunale di Macerata

MACERATA – Per ben tre volte aveva imbrattato con lo spray la fotocellula che regola l’apertura della sbarra automatica all’ingresso secondario dell’ospedale di Macerata. È accusato di danneggiamento un invalido di 69 anni.

I fatti risalgono ad ottobre del 2017, quando l’uomo, un invalido civile che all’epoca era ospite della casa di riposo Villa Cozza, alle spalle dell’ospedale maceratese, si era recato al vicino nosocomio. Per tre giorni consecutivi, il 6, il 7 e l’8 ottobre le telecamere fisse del circuito interno posizionate proprio sull’ingresso di via Pancalducci lo avevano filmato mentre, a bordo della sua carrozzina elettrica, si avvicinava alla fotocellula che regola l’apertura e la chiusura della sbarra, e nebulizzava la vernice sul sensore mentre la sbarra era sollevata. Così facendo la sbarra restava alzata e lui andava via. Dopo il primo episodio la fotocellula fu pulita e fu fatta una segnalazione al questore, ma il 69enne ripeté la stessa azione anche il giorno dopo e quello successivo, a quel punto, un dipendente dell’ospedale, su delega dell’allora direttore Asur Alessandro Maccioni, si recò in questura per sporgere formale querela.

Alla polizia il dipendente raccontò tutti i fatti indicando l’autore del danneggiamento ed evidenziando che quel comportamento aveva creato non pochi disagi e disservizi. L’ingresso secondario che dà in via Pancalducci, infatti, era riservato al personale interno o a persone autorizzate, ma con la sbarra rimasta alzata anche altri utenti, ritenendo che l’accesso fosse libero, entravano interferendo così con il traffico delle ambulanze. Questa mattina in Tribunale a Macerata si è aperto il processo a carico dell’uomo dinanzi al giudice monocratico Daniela Bellesi e al pubblico ministero Francesca D’Arienzo.

L’imputato, difeso dall’avvocato Martina Mogetta, ha chiesto di procedere con rito abbreviato e l’udienza è stata rinviata al prossimo 20 gennaio per la discussione.

Ti potrebbero interessare