Macerata

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: gli appuntamenti nel Fermano e nel Maceratese

In remoto e non, tante le iniziative a Macerata, Recanati (dove sarà inaugurata una panchina rossa in località Castelnuovo), San Severino, Fermo e Porto Sant'Elpidio

La panchina rossa che sarà inaugurata a Castelnuovo a Recanati

Ogni quindici minuti una donna in Italia subisce atti di violenza. Ciascun singolo giorno 88 donne sono colpite, e nell’82% dei casi, dai partner.
Le vittime e gli aggressori appartengono a tutte le classi sociali e culturali e a tutti i ceti economici. Nonostante i reati come il maltrattamento in famiglia siano in diminuzione, il numero delle vittime di sesso femminile è in aumento e le donne sono quasi sempre italiane come i loro autori.

Maltrattamenti, atti di stalking, violenze sessuali, percosse, nel 60% dei casi sono commessi dall’ex partner. Queste le statistiche della Polizia di Stato che evidenziano anche come cambia l’incidenza percentuale sulle vittime di femminicidio: straniere nel 67% dei casi, mentre per quel che riguarda le altre forme di violenza l’80% sono vittime italiane. Una su due lascia figli piccoli e nel 18% dei casi l’autore si toglie la vita.

Oggi si celebra in tutta Italia la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne; tante le iniziative che si svolgeranno nelle province di Fermo e Macerata.

Alle ore 15, a Macerata, l’Ambito Territoriale Sociale 15, in collaborazione con Cgil, Cisl e Uil, organizza un convegno – che si svolgerà in maniera telematica – dal titolo “In rete contro la violenza: dalla lettura culturale e linguistica del fenomeno alle forme di tutela sul lavoro”. L’iniziativa nasce dalla necessità di un confronto tra i componenti della Rete Locale Antiviolenza, nata in seguito alla sottoscrizione, con la Prefettura di Macerata, del Protocollo di Intesa per il contrasto alla violenza di genere.

L’assessore ai servizi sociali di Macerata Francesca D’Alessandro

«In occasione di questa giornata – ha detto l’assessore ai servizi sociali di Macerata Francesca D’Alessandro – l’amministrazione comunale intende esprimere la propria vicinanza a tutte le donne vittime di violenza. Molto si deve ancora fare per evitare questi soprusi che purtroppo spesso non sono solo fisici ma anche psicologici. Occorre fare prevenzione e lavorare sulla capacità di instaurare relazioni positive sin dall’infanzia. Ecco perché, come amministrazione comunale, lavoreremo anche molto sulle scuole per promuovere una cultura delle buone pratiche relazionali».

L’obiettivo principale del convegno è promuovere un’iniziativa di riflessione e informazione sulle diverse dimensioni della violenza di genere e sulle azioni locali di prevenzione e contrasto che possono essere realizzate attraverso la rete territoriale. Il convegno, patrocinato dall’Ordine degli Assistenti Sociali, è stato suddiviso in tre macroaree, “La dimensione culturale e linguistica della violenza di genere”, “La cura delle donne vittime di violenza maschile” e “La violenza nei luoghi di lavoro e l’azione di contrasto del sindacato”.

Dopo i saluti istituzionali dell’assessore ai Servizi sociali Francesca D’Alessandro, del coordinatore dell’ATS 15 Carla Scarponi e del presidente dell’Ordine degli Assistenti sociali Marche Marzia Lorenzetti, al convegno interverranno le docenti Natascia Mattucci dell’Università di Macerata e Barbara Re dell’ateneo di Camerino, Elisa Giusti coordinatrice dello sportello CAV “SOS Donna”, Paola Colletti assistente sociale della Casa Rifugio “Giuditta”, Pina Ferraro Fazio, consigliera di parità provinciale di Ancona, Silvia Spinaci per Cgil, Cisl e Uil e Claudia Santoni presidente dell’Osservatorio di Genere.

A Macerata, a raccontare la sua esperienza in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, c’è anche Elisa Giusti, coordinatrice dei servizi antiviolenza della Cooperativa Il Faro. «Se negli anni scorsi la frequenza delle donne era di circa una ottantina l’anno, i primi mesi del 2020 hanno fatto registrare il passaggio a circa 150 donne che hanno richiesto aiuto: più del doppio, cioè, già nei primi otto mesi – ha spiegato la coordinatrice -. Donne che arrivano non solo dalla provincia ma anche da fuori regione».

Gli operatori della Cooperativa Il Faro di Macerata

«Le situazioni più difficili – spiega la dottoressa Giusti – riguardano la violenza psicologica: la svalutazione della donna, il suo controllo, il suo possesso, l’oppressione. Poi, spesso accade che nel “ciclo della violenza” l’uomo avverta che sta perdendo il controllo sulla donna e agisce allora con violenza fisica; poi prova vergogna, pentimento, chiede scusa e di seguito ricomincia la spirale violenta che potrebbe aumentare». E spessissimo aumenta. «Ai primi “no” della donna, si passa così ai pizzicotti, alle spinte, agli schiaffi, alle botte. Un accrescersi di violenza che potrebbe sfociare nel peggio. Se il supporto, l’incontro, la protezione sono più che necessari, è imprescindibile – aggiunge la coordinatrice – una estesa opera di sensibilizzazione. È su tale binario che si muovono le operatrici del Centro incontrando studenti e scolaresche e usando con loro anche strumenti tecnologici, ad esempio il video realizzato per un progetto con il Dipartimento Pari Opportunità, dal titolo “Ciak, si gira contro la violenza”. Portare avanti la rete è il nostro obiettivo – conclude la Giusti – con la convinzione che dalla violenza contro le donne si può uscire ma bisogna farlo insieme».

Oggi inoltre il palazzo comunale di San Severino, in piazza del Popolo, si illuminerà di arancione dalle 18 alle 24 per lanciare un messaggio forte contro la violenza domestica e ogni tipo di violenza.

Il municipio di San Severino che sarà illuminato di arancione a partire dalle 18

A Recanati invece, alle ore 15:30, con una breve cerimonia che si terrà nel piazzale della chiesa Santa Maria di Castelnuovo, sarà inaugurata una “panchina rossa” con la vicina targa contente i numeri di telefono per le emergenze: numero verde antiviolenza e stalking 1522, disponibile per le urgenze h24, e numero dello sportello antiviolenza di Recanati 071 7587234. L’iniziativa, nata da una proposta del Comitato Quartiere Castelnuovo, è stata sostenuta sin dal primo momento dall’Amministrazione comunale per la sensibilizzazione contro i femminicidi e la ferma condanna di ogni forma di violenza.

Il sindaco di Recanati Antonio Bravi

«Con questa iniziativa – ha detto il sindaco Antonio Bravi – vogliamo lanciare un segnale che duri nel tempo affinché il dramma della violenza contro le donne sia sempre presente nella coscienza di ciascuno di noi». La panchina è frutto del recupero di una seduta sepolta dalla terra per effetto della pendenza, in un angolo scosceso vicino alla chiesa. L’angolo, in stato di abbandono, grazie al lavoro di alcuni volontari del rione – iscritti regolarmente al programma “Cittadinanza attiva” – è stato recuperato e messo in sicurezza dalla scarpata in frana con una staccionata in legno. L’idea del Comitato è di realizzare un piccolo giardino, un’oasi di pace, un luogo di meditazione per diffondere consapevolezza affinché si possa estirpare un problema che riguarda tutta la collettività. La panchina, una volta frequentata soprattutto dai giovani del rione, e oggi dipinta di rosso, non solo rappresenta uno spazio idealmente occupato dalla presenza delle donne cadute vittime di violenza, ma diventa simbolo di rinascita.

«La panchina rossa di Castelnuovo – ha aggiunto Tania Paoltroni, presidente del Consiglio Comunale con delega alle Pari Opportunità – è la prima di una serie che anno dopo anno, in questa ricorrenza, saranno installate nei vari rioni per ricordare ogni giorno il fondamentale apporto delle donne al benessere e alla crescita della società».

Anche la città di Fermo aderisce alla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, promuovendo iniziative e prendendo parte ad altre manifestazioni. L’amministrazione ha ritenuto opportuno proporre un’iniziativa che potrà coinvolgere le scuole superiori e che si propone l’obiettivo di avvicinare i giovani al tema della violenza di genere, attraverso un linguaggio immediato e realistico. Per questo motivo, dalle 10 di oggi, verrà reso disponibile sul sito del Comune di Fermo (www.comune.fermo.it) e sulla pagina Facebook del Comune di Fermo, lo spettacolo teatrale sulla violenza domestica dal titolo Edera Velenosa, ideato e prodotto dall’attore e regista fermano Stefano Tosoni per Proscenio Teatro, in cui protagonista assoluta è Venusia Morena Zampaloni, altra stella del panorama artistico locale.

«Anche Fermo vuole esprimere vicinanza e sensibilizzare tutti sul tema proponendo questo progetto, nato con il consenso del Miur e con l’intento di essere presentato in particolare anche all’interno degli Istituti scolastici, per trasformarsi poi in un veicolo di ascolto e sensibilizzazione – ha commentato l’assessore alla cultura con delega alle pari opportunità Micol Lanzidei -.Vorrei ringraziare, in particolar modo, Stefano Tosoni e  Proscenio Teatro che hanno lavorato con passione e sensibilità su questo tema e hanno accolto l’iniziativa del Comune con entusiasmo, mettendo a disposizione il materiale che verrà proposto in video».

Nel pomeriggio, alle 18.15, in videoconferenza, l’assessore Lanzidei parteciperà a un’iniziativa sull’argomento che vede insieme On the road –  Centro Antiviolenza Marche, Ambito Sociale, associazione Tempio di Bellona, Donnaltradifesa, Centro Sportivo educativo Nazionale. In occasione di questa giornata, in segno di adesione e di vicinanza, la statua del compatrono della Città di Fermo, San Savino, al Girfalco verrà illuminata di arancione.

La fontana sul lungomare di Porto Sant’Elpidio che sarà illuminata di arancione

Anche Porto Sant’Elpidio ha aderito alla Giornata del 25 novembre; nella città costiera sarà illuminata di arancione la fontana sul lungomare su iniziativa dell’assessore alle pari opportunità Emanuela Ferracuti. «La violenza contro le donne è un problema universale che non conosce confini culturali e nega alle vittime pari opportunità e pari diritti – ha commentato la Ferracuti -. La condanna alla violenza contro le donne deve quindi essere unanime, così come l’azione e la mobilitazione affinché il fenomeno, in continua crescita, venga efficacemente contrastato».

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