Macerata

Macerata, furti in casa di anziani: 49enne condannato a un anno e mezzo

Si sarebbe presentato come addetto di una ditta di gas, paventando una fuga di gas in atto. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 3 anni e 2 mesi

MACERATA – Avrebbe rubato in casa di anziani con la scusa di una fuga di gas, 49enne condannato a un anno e mezzo di reclusione. La sentenza è arrivata oggi in tarda mattinata. Il giudice del Tribunale di Macerata Andrea Belli all’esito della camera di consiglio ha condannato l’imputato, residente a Recanati ma originario di Lucera, concedendogli le attenuanti generiche. Più severa, invece, era stata la pena richiesta dal pubblico ministero Raffaela Zuccarini: tre anni e due mesi di reclusione.

I fatti contestati risalgono al 14 e al 15 ottobre del 2015 e sono avvenuti a Macerata. Secondo la ricostruzione accusatoria – il fascicolo è del pubblico ministero Stefania Ciccioli – il 14 ottobre di sette anni fa l’imputato si sarebbe presentato a casa di una coppia di anziani (76 anni il marito e 74 la moglie) e spacciandosi come addetto della ditta del gas e paventando una fuga di gas in atto, avrebbe convinto i coniugi a farlo entrare in casa per effettuare un’ispezione. Una volta dentro però l’uomo avrebbe sollecitato la coppia a raccogliere tutti gli oggetti di valore e dopo aver distratto la donna si sarebbe impossessato del sacchetto al cui interno c’erano oggetti in oro e soldi per un totale di circa 3.100 euro. Presa la refurtiva si sarebbe allontanato raggiungendo un complice che lo aspettava in auto.

Il giorno dopo usando lo stesso escamotage sarebbe entrato in casa di una 90enne. Questa volta però, sempre secondo quanto ricostruito dalla Procura, l’imputato avrebbe distratto l’anziana permettendo ai complici di entrare e sottrarre la cassaforte a muro dalla quale erano state poi prelevate delle monete antiche. Oggi, dunque, la sentenza. Prima della discussione il 49enne ha voluto rendere spontanee dichiarazioni: ha riferito che all’epoca non poteva andare a Macerata perché destinatario del foglio di via e ha evidenziato che lui non parla marchigiano bensì con cadenza pugliese (un testimone aveva detto invece che il ladro parlava marchigiano). Dopo le dichiarazioni la discussione e la condanna: un anno e sei mesi di reclusione e 600 euro di multa.

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