Macerata

La Fondazione Carima al fianco della sanità maceratese: donate 18 attrezzature per 1,5 milioni

Si tratta di 12 ecografi, 42 letti elettrificati, una risonanza magnetica ma anche un sistema di monitoraggio dei parametri vitali. L'assessore Saltamartini: «Pronto un piano della Regione per altri 29 milioni»

Conferenza della Fondazione Carima con l'Area Vasta 3 e l'assessore Saltamartini

MACERATA – La Fondazione Carima al fianco dell’Area Vasta 3 per rendere ancora più agile il lavoro di tanti medici sul territorio e permettere diagnosi sempre più tempestive e accurate. È un lavoro di squadra quello che ha permesso di donare in questi ultimi due anni ben 18 nuove apparecchiature agli ospedali di Macerata, Civitanova, Recanati, San Severino e Camerino. Un investimento di 1,5 milioni che, però, come ha spiegato la presidente della Fondazione Rosaria Del Balzo Ruiti, «Sul mercato nel vale circa il doppio».

Due ecografi, per un totale di 86mila euro, sono stati donati ai reparti di rianimazione e diagnostica per immagini dell’ospedale di Camerino, mentre altri due sono consegnati al reparto dialisi dell’ospedale di Recanati (17mila euro) e di medicina interna dell’ospedale di San Severino (19.446 euro). Oltre 840mila euro di attrezzature, invece, sono state consegnate a Civitanova, tra cui spiccano una risonanza magnetica del valore di 495mila euro, installata nel reparto di radiologia e i 100mila euro investiti per acquistare 42 letti elettrificati e tre sollevatori per il Covid center. Più di 440mila euro, invece, sono stati investiti per l’ospedale di Macerata dove, in particolare, 213mila euro sono stati utilizzati per acquistare un nuovo sistema di monitoraggio per il reparto di cardiologia e oltre 92mila euro sono serviti per l’aggiornamento 3D del sistema di laparoscopia dl reparto di ostetricia e ginecologia.

«Abbiamo cercato di non lasciare fuori nessuno – ha aggiunto la presidente Del Balzo -, ma quello che mi preme sottolineare è come la Fondazione abbia cambiato il suo modo di fare donazioni, non più interventi “a pioggia”, ma mirati, sulla base di un confronto fatto con i territori».

Le attrezzature donate sono già in funzione nei vari reparti, ma non potendole inaugurare tutte per via delle regole anti-assembramento imposte dal Covid, la direttrice dell’Area Vasta 3, Daniela Corsi, ha preferito condensare tutto in un’unica presentazione a cui sono intervenuti l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini, i consiglieri regionali Elena Leonardi, Anna Menghi, Pierpaolo Borroni e Romano Carancini, il vicesindaco di Macerata Francesca D’Alessandro, il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, il presidente dell’Ordine dei medici Romano Mari, diversi consiglieri comunali e primari dei vari ospedali coinvolti.

Con l’occasione l’assessore Saltamartini ha prima ringraziato i privati che sostengono la sanità pubblica, secondo il «principio di sussidiarietà» e poi ribadito come «La Regione non è rimasta con le mani in mano perché c’è un progetto, che deve essere solo approvato dal Ministero della salute, per un impegno di spesa di 29 milioni, il più importante degli ultimi anni, per l’acquisto di macchine elettromedicali. Stiamo anche lavorando alla revisione del piano socio-sanitario che comprenderà anche la costruzione di due nuovi ospedali a Pesaro e Macerata. Per quanto riguarda Macerata, in particolare, c’è un progetto di fattibilità che contiamo di portare avanti in maniera rapida».

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