Macerata

Dalla fidanzata con l’auto sequestrata. Il mezzo si sfrena e va in fiamme, lui denuncia il furto e finisce nei guai

Oggi un 27enne residente a Potenza Picena di origine albanese ha patteggiato sei mesi di reclusione, era accusato di simulazione di reato, guida senza patente e violazione colposa dei doveri inerenti alla custodia del mezzo

Il tribunale di Macerata

POTENZA PICENA – Per un 27enne albanese residente a Potenza Picena quella del 27 ottobre del 2021 era stata una serata da dimenticare. In realtà i problemi erano iniziati due anni prima, il 9 novembre del 2019, quando a seguito di un controllo su strada la patente gli era stata ritirata e l’auto, una Fiat Seicento, era stata sottoposta a provvedimento di sequestro amministrativo e successiva confisca (lui ne era stato nominato custode). Da allora, il giovane si era disinteressato sia dell’auto sia della patente per circa due anni.

Poi la sera del 27 ottobre del 2021 prese la decisione di raggiungere la fidanzata. Ma non a piedi. In barba ai provvedimenti presi nei suoi confronti, era salito in macchina ed era partito. Dopo aver trascorso la serata con la fidanzata si era avviato verso la propria abitazione ma durante il tragitto l’auto era andata in panne. Dopo qualche tentativo di far ripartire il mezzo senza esito, il giovane decise di proseguire a piedi poi, una volta a casa, aveva chiamato un amico per andare a recuperare il mezzo. Quando i due sono arrivati nel punto in cui la Seicento si era fermata però, dell’auto non c’era traccia. Almeno non in strada. Il mezzo si era sfrenato ed era finito in fondo a una scarpata dove era andato in fiamme.

Sul posto intervennero i vigili del fuoco e le forze dell’ordine e a quel punto il giovane invece di assumersi le proprie responsabilità, trovò un escamotage: si presentò dai carabinieri e disse che qualcuno gli aveva rubato l’auto parcheggiata davanti alla sua abitazione. A seguito di quella denuncia i militari avviarono gli accertamenti del caso ma ben presto ricostruirono cosa era effettivamente accaduto. La Procura aprì un fascicolo a carico del 27enne contestandogli i reati di simulazione di reato, guida senza patente e violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall’autorità amministrativa. Questa mattina, nell’udienza fissata dinanzi al gip del Tribunale di Macerata Giovanni Maria Manzoni, il 27enne tramite il proprio legale di fiducia, l’avvocato Roberta Ippoliti, ha patteggiato con il pubblico ministero Enrico Barbieri la pena di sei mesi di reclusione per tutti e tre i reati contestati.

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