Macerata

La Fase 2 delle autoscuole: «Con le motorizzazioni chiuse non si riparte; servono date certe per gli esami»

Lanciani, dell’omonima scuola guida di Macerata: «In un momento in cui tutte le attività stanno ripartendo e stanno facendo un passo in avanti, noi ne facciamo invece tre indietro e questo non è accettabile»

Gianluca Lanciani
Gianluca Lanciani, titolare dell'omonima autoscuola

MACERATA – Anche le autoscuole si preparano a ripartire dopo il lungo periodo di lockdown anche se al momento le motorizzazioni chiuse causano non pochi disagi agli addetti del settore. È il caso di Gianluca Lanciani, dell’omonima scuola guida con sedi in tutta la provincia maceratese; la principale in corso Garibaldi a Macerata.

La segnaletica a terra

«Da mercoledì 20 maggio, le autoscuole hanno potuto riprendere il “normale” lavoro, peccato però che le motorizzazioni al momento sono blindate e non c’è né una data per la riapertura né una data per recuperare gli esami persi in questi tre mesi – spiega Lanciani -. Inutile dire che il lavoro è ridotto al 10% rispetto al normale e non è possibile fare nemmeno il foglio rosa, per intenderci. In questi tre mesi abbiamo lavorato invece con la conversione e duplicazione delle patenti estere per motivi di urgenza».

«Le lezioni teoriche sono ricominciate ovviamente con tutte le precauzioni del caso; a partire dall’obbligo della mascherina, passando per il distanziamento sociale fino alla sanificazione costante dei locali – ha aggiunto il titolare dell’autoscuola di Macerata -. Vale lo stesso per le lezioni di guida che vengono svolte con mascherina, visiera e guanti e con i finestrini aperti per facilitare il ricambio dell’aria».

«Al momento però abbiamo circa 200 persone ferme tra la teoria e la pratica e siamo in attesa di istruzioni per la riapertura delle motorizzazioni perché è fondamentale riprogrammare e recuperare tutti gli esami persi – ha sottolineato Lanciani -. Quando riprenderanno, gli esami di teoria saranno eseguiti prediligendo una turnazione ed evitando gli assembramenti; nel classico banco con il computer per rispondere alla domande ci saranno inoltre tre pannelli in plexiglass che isoleranno ulteriormente l’esaminato dagli altri. Al termine dell’esame tutti i candidati usciranno da una diversa porta rispetto a quella dalla quale sono entrati; gli esiti verranno comunicati invece per via telematica».

«Non posso rimettere in moto l’autoscuola con sei dipendenti e tre sedi finché non ho la certezza che la motorizzazione riaprirà – denuncia Lanciani -; abbiamo bisogno di date precise anche perché gli esami dei ciclomotori e delle moto potrebbero già essere fatti dato che i ragazzi sono protetti dal casco».

La segnaletica a terra

Tra le tante difficoltà ci sono anche alcune “stranezze”. «L’esame per la patente di guida B è diviso in tre fasi: conoscenza del veicolo, manovre in un’area attrezzata e prova su strada – spiega il titolare della scuola guida -. È stato stabilito che nella seconda fase il candidato debba eseguire le manovre da solo, senza la presenza dell’istruttore e dell’esaminatore in auto. Credo si tratti di una assurdità dato che non è possibile lasciare un ragazzo in auto da solo – ricordiamo ancora senza patente – e permettergli di eseguire delle manovre che metterebbero in pericolo non solo lui ma anche gli altri. In un momento in cui tutte le attività stanno ripartendo e stanno facendo un passo in avanti, noi ne facciamo invece tre indietro e questo non è accettabile» conclude Lanciani.

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