Macerata

Falsi Moncler dalla Moldavia. Una condanna e tre assoluzioni

La sentenza è stata emessa dal giudice del Tribunale di Macerata Francesca Preziosi. Condannato un moldavo, assolta la moglie e due fermani con la formula "per non aver commesso il fatto"

MACERATA – In quattro erano finiti sotto processo con le accuse, a vario titolo, di contraffazione e ricettazione di capi Moncler non originali ma venduti come tali. Ieri, il giudice del Tribunale di Macerata Francesca Preziosi ha condannato un moldavo a due anni e otto mesi di reclusione, oltre al pagamento di 3.500 euro di multa, e ha assolto i tre coimputati: la moglie connazionale, una donna di Porto San Giorgio e un uomo del fermano con la formula “per non aver commesso il fatto”.

Le accuse riguardavano condotte relative al periodo compreso tra il 2012 e il 2013, quando dalla Moldavia erano stati importati piumini Moncler contraffatti e venduti a commercianti italiani ignari di tutto. Nel corso del dibattimento era stato sentito come testimone anche il consulente tecnico della procura Pietro Dal Ben che riferì che i piumini erano assolutamente identici a quelli originali, la differenza la si poteva notare nel marchio applicato sul piumino che aveva un filo in più rispetto a quello originale. I due fermani, difesi dagli avvocati Stefano Chiodini e Leonardo Bochicchio, hanno accolto con soddisfazione l’assoluzione. «La loro innocenza – hanno commentato i legali – è stata riconosciuta dopo un travagliato iter processuale durato nove anni e durante il quale sono state necessarie una rogatoria internazionale e due consulenze di periti esperti in informatica e marchi industriali».

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Per la Procura avrebbe percepito, senza averne diritto, 11.367 euro di indennità. I fatti sarebbero avvenuti tra il 2018 e il 2019. L’indagine scaturì da una segnalazione alla Guardia di finanza