Macerata

Dà in escandescenze in un ristorante a Corridonia, intervengono i carabinieri e li aggredisce: 47enne arrestato

Accusato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, oggi il maceratese ha patteggiato 4 mesi e 15 giorni. Dovrà svolgere tre mesi di lavori di pubblica utilità per ottenere la sospensione condizionale

CORRIDONIA – Va a cena al ristorante Roadhouse al centro commerciale Corridonia (Mc), ma al momento di pagare litiga prima con una dipendente poi aggredisce due carabinieri intervenuti per riportarlo alla calma. È stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni un 47enne maceratese.

Il caos è scoppiato nel tardo pomeriggio del giorno dell’Epifania, erano circa le 19.15 quando alla cassa del ristorante un cliente aveva iniziato a discutere animatamente con una dipendente. In quel momento seduti a un tavolo c’erano anche due carabinieri liberi dal servizio che stavano consumando la cena e che, quando hanno visto che la discussione stava degenerando, sono intervenuti. I militari si sono qualificati mostrando il tesserino di riconoscimento e hanno cercato di calmare il cliente, ma quest’ultimo avrebbe iniziato ad insultarli: «Chi c… siete? Vi ammazzo, non mi rompete i c…», strattonandoli.
Ad un certo punto l’uomo si sarebbe allontanato dal locale senza pagare, la commessa e i carabinieri lo hanno seguito e quando lo hanno raggiunto lui avrebbe reagito colpendo i militari, uno al volto e a un ginocchio, l’altro al volto. Il maceratese è stato quindi bloccato, sul posto è intervenuta anche una pattuglia dei colleghi della Stazione di Corridonia e l’uomo è stato condotto in caserma per essere identificato: è un maceratese di 47 anni incensurato. L’uomo è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni (i due militari hanno riportato una prognosi di pochi giorni) e su disposizione del pubblico ministero di turno Enrico Riccioni, è stato posto ai domiciliari in attesa della fissazione dell’udienza di convalida dell’arresto e il conseguente giudizio direttissimo.

Questa mattina è comparso davanti al giudice Domenico Potetti e al pubblico ministero Emanuela Bruno. Difeso dall’avvocato Giancarlo Giulianelli, il 47enne si è avvalso della facoltà di non rispondere poi ha patteggiato la pena di quattro mesi e 15 giorni ed è tornato in libertà. Il giudice gli ha concesso la sospensione condizionale della pena subordinata all’espletamento di lavori di pubblica utilità per la durata di tre mesi.

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