Macerata

Cinema, Giometti: «Dobbiamo ripartire entro ottobre. No al drive-in, sì alle arene»

Abbiamo intervistato il proprietario del gruppo riminese: «La cultura in Italia viene lasciata ai margini. Non credo sia giusto dato che molti altri paesi, per questo settore, si stanno comportando diversamente»

Immagine di repertorio

Cinema ancora chiusi come teatri e luoghi di pubblico spettacolo; anche per il settore dell’arte e della cultura la situazione è molto difficile soprattutto perché non ci sono ancora linee guida ufficiali in merito. Abbiamo incontrato Massimiliano Giometti, proprietario del gruppo riminese Giometti che, nelle Marche, conta le sale di Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona, Porto Sant’Elpidio, Jesi, Tolentino e Matelica. Tra le proposte del drive-in e delle arene all’aperto e una nuova modalità di fruizione delle sale cinematografiche al chiuso, la speranza è di ripartire entro ottobre.

«Il punto è che credo si parli poco di cultura e di arte a livello nazionale, come se fosse l’ultima cosa importante ma in realtà non è così – spiega Giometti -. La cultura qui in Italia viene un po’ lasciata ai margini e non credo sia giusto dato che molti altri paesi, per questo settore, si stanno comportando diversamente. Non voglio entrare nelle questioni politiche perché questo non è il mio campo ma credo sia il momento di parlare di teatro, di cinema, di musica come di locali e di discoteche perché non sarà facile riaprire».

«La situazione è difficile; abbiamo avuto accesso alla cassa integrazione in deroga anche se al momento non è ancora arrivata. Non dimentichiamo poi che il lockdown ha bloccato le uscite dei film e di conseguenza le produzioni e quindi moltissime persone che lavorano davanti e dietro le quinte; i rumors degli Usa ci dicono che le stesse dovrebbero ripartire a luglio» ha aggiunto il proprietario del gruppo riminese.

Massimiliano Giometti

«Gestire 12 multisale vorrà dire che da luglio fino all’apertura – che mi auguro non sia più tardi di fine anno perché altrimenti non saremo in grado di sorpassare un momento così lungo di inattività – useremo questo periodo per sistemare i cinema e allinearli a standard qualitativi di sicurezza molto alti – ha continuato Giometti -. Il cinema infatti, che ha una modalità di spettacolo passiva, permette di igienizzare e contingentare i posti in modo semplice senza considerare il fatto che la sanificazione avviene già normalmente nelle sale. Per noi ogni cliente è un tassello fondamentale e vogliamo che tornino e che soprattutto si sentano sicuri; in tal senso abbiamo ricevuto moltissimi messaggi di affetto dai nostri tantissimi clienti che ci stanno riempiendo il cuore».

E sulla questione del drive-in, salito alla ribalta in questi giorni, Giometti è scettico. «Sfido chiunque a stare in auto, ad agosto, con 30 gradi e l’aria condizionata spenta – osserva il proprietario del gruppo riminese -. Ci sono poi altre contraddizioni come quella qualitativa. Il drive-in è stato concepito negli anni ’50 in America quando la tecnologia non c’era. Ora in quasi tutte le case c’è il televisione in 4k, il dolby surround e la comodità del divano; portare le persone al drive-in sarebbe difficile. Infine ci sono la questione relative al costo del progetto e alla necessità di trovare spazi ampi adatti».

«Credo che potremmo trovare delle altre soluzioni offrendo non solo cinema ma anche spettacoli in sicurezza dal vivo – ha aggiunto -. In tal senso le arene e gli spazi all’aperto possono essere un elemento propedeutico per mettere alla prova i flussi invernali, i deflussi, l’acquisto dei biglietti online: una sorta di “sperimentazione” che avviene appunto all’aperto in vista di tornare nel luoghi chiusi questo inverno».

«L’augurio è che a settembre o, al massimo, a ottobre i cinema possano riaprire in Italia perché perdere questo anno vorrebbe dire il rovesciamento del normale pensiero e il doversi reinventare qualcosa perché non saremo in grado di andare riaprire e andare avanti» ha concluso Giometti.

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