Macerata

«Dammi 200 euro o diffondo il video compromettente». A processo 57enne

La vittima è un giovane maceratese che poco prima aveva conosciuto una ragazza su un sito di incontri. Un giorno si erano videochiamati ma qualcuno avrebbe registrato un video di nascosto. Poi il ricatto

Il tribunale di Macerata

MACERATA – Aveva conosciuto una giovane su un sito di incontri, si erano scambiati i contatti e un giorno si erano videochiamati, poi la minaccia che sarebbe suonata più o meno così: «Dammi 200 euro o diffondo il video compromettente». A processo un 57enne della provincia di Firenze, è accusato di tentata estorsione.

L’avvocato Renato Coltorti

I fatti risalgono a gennaio del 2021, oggi invece a carico dell’imputato si è svolta l’udienza preliminare in Tribunale a Macerata all’esito della quale il gup Claudio Bonifazi ha rinviato a giudizio l’imputato difeso dall’avvocato Giacomo Luddi del foro di Firenze, mentre la vittima, un giovane maceratese che non ha 30 anni, si è costituito parte civile con l’avvocato Renato Coltorti.  
Secondo la ricostruzione accusatoria – ieri in aula l’accusa è stata sostenuta dal pubblico ministero Rita Barbieri mentre il fascicolo è del sostituto procuratore Enrico Riccioni – la vittima aveva conosciuto una giovane su un sito di incontri. Dopo quella conoscenza virtuale i due avrebbero fatto una videochiamata e poco dopo il maceratese sarebbe stato contattato da una persona che gli avrebbe chiesto la somma di 200 euro con la minaccia che se non avesse pagato avrebbe pubblicato o comunque diffuso in rete le immagini e il video compromettente registrato durante la videochiamata e dal contenuto sessualmente esplicito. Alla vittima era stato indicato anche il numero della carta Poste Pay sulla quale avrebbe dovuto fare il versamento, ma il giovane aveva invece deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine. Tramite quel numero di carta gli investigatori erano risaliti all’intestatario e per lui, un 57enne che vive in un comune della provincia di Firenze, si è aperto un procedimento per il reato di tentata estorsione in concorso con la donna rimasta al momento ignota.

Oggi il rinvio a giudizio. Il processo a carico dell’imputato si aprirà il 2 febbraio del 2024.

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