Macerata

Delitto di Alika a Civitanova, la Corte d’Assise ha conferito l’incarico allo psichiatra Ariatti

Il professionista avrà 90 giorni per eseguire la perizia sull'imputato Filippo Ferlazzo e depositare le conclusioni. Il 20 settembre sarà sentito in aula, il 27 è prevista la discussione e la sentenza

Lo psichiatra Renato Ariatti

CIVITANOVA – Omicidio di Alika Ogorchukwu, questa mattina i giudici della Corte d’Assise di Macerata hanno conferito l’incarico allo psichiatra Renato Ariatti, docente all’università di Bologna, per sottoporre a perizia psichiatrica Filippo Ferlazzo, il 33enne che il 29 luglio dello scorso anno uccise l’ambulante nigeriano a mani nude in corso Umberto I. Il professionista avrà 90 giorni di tempo per depositare le conclusioni, per la parte psicodiagnostica Ariatti si avvarrà di un ausiliario, lo psicologo di Padova Marco Samory. Le parti hanno quindi confermato la nomina dei propri consulenti (Giovanni Battista Camerini per il pubblico ministero Claudio Rastrelli, Monia Vagni per la difesa dell’imputato sostenuta dall’avvocato Roberta Bizzarri e Marco Giansanti per i familiari di Alika costituiti parte civile con l’avvocato Francesco Mantella) e l’udienza è stata rinviata al prossimo 20 settembre per l’esame del perito ed eventuali deduzioni dei consulenti.

«Procederemo come sempre in questi casi – ha detto lo psichiatra Ariatti a margine dell’udienza -, con la visita del periziando, la valutazione della documentazione che esiste già, la discussione tra i periti e poi alla fine ci sarà un elaborato mio conclusivo che verremo a riferire il 20 settembre. Informalmente alcune cose i colleghi me le hanno già trasmesse, ma adesso acquisiamo anche tutto ufficialmente, perché c’è moltissima documentazione nel fascicolo». Sulla nomina dell’ausiliario Ariatti ha spiegato che «in questi casi lo si nomina sempre, perché oltre alla clinica che rimane l’aspetto fondamentale del nostro lavoro, c’è anche una parte per la quale è opportuno avere competenze professionali molto specifiche, ci sono degli psicodiagnosti che fanno esattamente questo e quindi lo abbiamo nominato». Prima di andare via Ariatti ha aggiunto: «In psichiatria forense ci possono essere situazioni molto particolari per cui si arriva a un’infermità. A volte l’infermità può comportare un vizio di mente, a volte l’infermità può esserci senza un vizio di mente, è tutto da valutare il nesso di causa tra le patologie che eventualmente si trovano e i comportamenti che costituiscono il reato, questo in termini generali». Il prossimo 27 settembre è invece la data fissata per la discussione, la camera di consiglio e dunque la sentenza.

Ti potrebbero interessare