Macerata

Rapina in autogrill a Tolentino, 25enne condannato a tre anni

Il 14 gennaio scorso puntò una pistola (poi risultata essere giocattolo) contro una barista e si fece consegnare 1.300 euro e numerosi gratta e vinci

TOLENTINO – Il 14 gennaio scorso, armato di pistola (giocattolo, ma senza il tappo rosso la differenza con un’arma vera non era così immediata), rapinò la barista in un autogrill. Oggi un 25enne settempedano è stato condannato a tre anni di reclusione e 1.600 euro di multa. Il giovane ora si trova in una comunità terapeutica di Pesaro in regime di domiciliari.

Erano circa le 13 quando il giovane col volto coperto da un passamontagna e una pistola in mano era entrato nel bar dell’autogrill lungo la superstrada tra Tolentino Sud e Tolentino Ovest in direzione Foligno. Dopo aver battuto l’arma sul bancone l’aveva poi rivolta contro la barista intimandole di dargli soldi e gratta e vinci. Presi circa 1.300 euro e numerosi gratta e vinci fuggì verso il retro del locale per poi allontanarsi in direzione di contrada Rosciano.

L’avvocato Nicola Piccinini

Fu subito dato l’allarme, i carabinieri visionarono le immagini delle telecamere di videosorveglianza poi, dopo altri riscontri, individuarono in pochissimo l’autore della rapina. Andarono a casa dove il giovane era tornato, si era cambiato ed era ripartito in direzione Tolentino, lasciando gli indumenti indossati per il colpo e numerosi gratta e vinci. Fu rintracciato subito e arrestato.

Oggi il procedimento a suo carico per rapina aggravata è finito all’attenzione del giudice dell’udienza preliminare Giovanni Maria Manzoni e del pubblico ministero Stefania Ciccioli. Era presente in aula anche il 25enne insieme ai suoi difensori, gli avvocati Nicola Piccinini e Giuseppe Bommarito. Il giovane, che non ha risarcito la persona offesa, ha chiesto scusa, ha detto di aver compiuto la rapina per procurarsi i soldi per la droga e di trovarsi ora in una comunità terapeutica di Pesaro.

Poi il procedimento è stato discusso con rito abbreviato: il pm ha chiesto la condanna a quattro anni, il giudice ha condannato il 25enne a tre anni riconoscendo al settempedano, incensurato, le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti.

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