PORTO RECANATI – Scia di furti (alcuni rimasti soltanto dei tentativi) in abitazione e in alcune attività commerciali della costa maceratese, condannato un 33enne tunisino.
Oggi davanti al giudice Vittoria Lupi del tribunale di Macerata si è svolto il processo con rito abbreviato: il 33enne è stato condannato a cinque anni, due mesi e venti giorni giorni. I furti, tra tentati e messi a segno, e tre episodi di ricettazione erano avvenuti tra febbraio e marzo del 2018 a Porto Recanati e Civitanova Marche.
Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Rocco Dragonetti, nel mirino erano finite abitazioni ma anche attività commerciali. Tra il 4 e il 5 febbraio 2018, il tunisino, secondo l’accusa, si era introdotto in un bar del corso, a Porto Recanati, dopo aver forzato la finestra basculante sopra una delle porte di ingresso, si era impossessato di un orologio Rolex e 500 euro, che si trovavano nell’attività commerciale.
A Civitanova, il tunisino si era intrufolato in un locale etnico di viale Matteotti, dopo aver forzato la porta di ingresso, e aveva arraffato i soldi lasciati come fondo cassa: 400 euro. Diversi anche i tentativi di furto in abitazione, sfumati perché il 33enne era stato messo in fuga dai proprietari.