Macerata

Macerata, investe e uccide un 92enne in corso Cairoli: 2 anni al conducente del furgone

La sentenza è stata emessa ieri dal giudice Potetti. L'incidente avvenne il 21 agosto 2017, la vittima, un ex commerciante, morì dopo dodici giorni di agonia

Il tribunale di Macerata

MACERATA – Stava attraversando sulle strisce pedonali proprio di fronte alla rosticceria della figlia che lui per anni aveva gestito quando fu investito da un autocarro. Ezio Porfiri, ex commerciante di 92 anni, fu trasportato in condizioni disperate all’ospedale regionale di Torrette, ad Ancona. Morì 12 giorni più tardi a causa delle tremende ferite riportate. Ieri, mercoledì 24 aprile, il conducente del furgone, un 55enne di Petriolo, è stato condannato a due anni di reclusione per omicidio stradale.

Il tragico incidente avvenne la mattina del 21 agosto 2017. Erano circa le 10, Porfiri stava attraversando in corso Cairoli sulle strisce pedonali da destra verso sinistra quando fu investito da un autocarro che procedeva in direzione di piazza Nazario Sauro (Sferisterio). Il conducente, una volta accortosi del pedone, avrebbe provato a frenare ma senza riuscire ad evitare l’impatto con l’anziano che era stato urtato su un fianco fino ad appoggiare il busto sul cofano per poi finire a terra. Immediatamente furono allertati i soccorsi, sul posto intervenne un’ambulanza del 118 e la polizia locale.
I sanitari richiesero l’intervento dell’eliambulanza che trasportò Porfiri all’ospedale di Torrette: il 92enne riportò numerose fratture in varie parti del corpo e lesioni anche alla testa. Le condizioni dell’anziano apparvero sin nell’immediatezza disperate ma lui resistette dodici giorni poi, il 2 settembre, un arresto cardio-respiratorio post choc traumatico lo strappò all’affetto dei familiari.

Per il conducente del mezzo, al termine degli accertamenti del caso, si aprì il processo per omicidio stradale. Difeso dall’avvocato Valeria Attili, ieri si è celebrata la discussione all’esito della quale il giudice Domenico Potetti, condividendo la richiesta di condanna del pubblico ministero Francesca D’Arienzo, ha condannato il 55enne di Petriolo a due anni di reclusione, pena sospesa.

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